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AREZZO – Tutto è accaduto nel giro di 24 ore. Prima la febbre alta, poi la comparsa nella notte di strani segni sulle gambe. Da lì la corsa in ospedale ma ormai era già troppo tardi. Sofia Panconi, 21 anni, è morta a causa di una meningite fulminante. I genitori quando la ragazza ha presentato febbre a 39 hanno chiamato il medico di base che ha consigliato loro di prendere un antipiretico, pareva infatti che la febbre fosse scesa ma invece nella notte la comparsa dei segni sulle gambe ha fatto poi iniziare a temere il peggio.

A questo punto, i familiari hanno chiamato il 118. Gli operatori sono arrivati in pochi minuti ma hanno potuto solo constatare il decesso. Attraverso alcuni prelievi effettuati sul corpo della 21enne, dal Meyer è arrivata nel giro di poco tempo la conferma dell’ipotesi iniziale: meningite da meningococco B. Lo riferisce una nota dell’Azienda Usl Toscana Sud-Est. Immediatamente – avverte la nota – è stata avviata la profilassi con i familiari, i nonni, gli zii e gli amici ed è stata contattata l’Azienda Usl Centro visto che la 21enne lavorava in un locale di Figline.

Gli operatori della Asl si sono premuniti, quindi, di avvisare tutti i medici di famiglia, i pediatri dell’area figlinese e coloro che, nel posto di lavoro, potrebbero essere venuti in contatto con la vittima. Peraltro la ragazza era vaccinata contro il meningococco C, ma non per il B. Sofia lascia un vuoto incolmabile nella comunità di Faella dove abitava da alcuni anni con i genitori. Ogni giorno da lì percorreva pochi chilometri per raggiungere la vicina Figline Valdarno dove lavorava come cameriera nel ristorante Casagrande che si trova nel centro del paese.

«E’ una tragedia – afferma il sindaco di Castelfranco Piandiscò Enzo Cacioli – e rivolgo a nome dell’intera collettività la vicinanza alla famiglia per una perdita così grave».

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