Giugliano. Violenze, soprusi ed umiliazioni. Ma anche storie di donne che riescono a trovare una via d’uscita, a sfidare la paura, a denunciare e riscattarsi attraverso i centri antiviolenza. Tra pochi a Giugliano partiranno i tirocini formativi, voluti dalla giunta Poziello, per donne vittime di violenza. Saranno 5 le donne selezionate. Il Comune di Giugliano (Ambito Territoriale Sociale numero 14) in partenariato con il ‘CSF Centro Servizi e Formazione srl’, ente di formazione accreditato, e ‘Fiumadea impresa sociale’, nell’ambito del Progetto SVOLTE, finanziato dalla Regione Campania, ha avviato il progetto ‘O.L.T.R.E. Orientamento al Lavoro e Tirocini per Reagire alla violenza’. Anna (nome di fantasia) è una di queste: “Io sono stata segregata e umiliata. Il sostegno economico – dice – è fondamentale per liberarci da questi mostri”.

Inclusione socio-lavorativa delle donne vittime di violenza prese in carico dal Centro Antiviolenza ‘La Fenice’, dunque, per favorire l’acquisizione di esperienze e competenze utili a favorire la loro crescita ed autonomia personale e lavorativa. Due le fasi del progetto. Nella prima, le 5 partecipanti selezionate frequenteranno un percorso personalizzato di accoglienza ed orientamento finalizzato al recupero dell’autostima attraverso un servizio di sostegno e accompagnamento psicologico, un sostegno professionale mediante counselling orientativo, un’attività di Bilancio e rinforzo delle competenze per la costruzione di un progetto di sviluppo professionale individuale e l’accompagnamento allo sviluppo di capacità lavorative attraverso un Laboratorio formativo professionalizzante di 80 ore. Nella seconda, invece, per loro tirocini formativi in aziende del territorio della durata di 12 mesi presso aziende del territorio con una borsa mensile di 400 euro. Oltre a ricevere un piccolo ma immediato sostegno al reddito, dunque, le 5 donne che saranno selezionate potranno entrare nella realtà aziendale, acquisire conoscenze ed esperienze professionali, e arricchire il proprio curriculum con un percorso formativo non più solo teorico.

Il Comune è destinatario inoltre – notizia degli ultimi giorni – di altri fondi regionali per sostenere queste donne ed i loro figli. Numerosi ancora in città per i casi di violenza di genere: negli ultimi 6 mesi sono 35 le donne prese in carico dal centro antiviolenza. “È necessario – sottolinea l’assessore Carla Rimoli – che, accanto alle attività di supporto e di sostegno legale e psicologico alle donne vittime di violenza e ai loro figli, vengano attuate misure che favoriscano l’indipendenza economica, un fattore chiave per completare il percorso di liberazione dalla violenza”.


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