Una foto di ARCHIVIO mostra tre ragazzi fotografati mentre picchiano un coetaneo a Pontedera (Pisa). Nella scuola media " Centro storico" di Pordenone un ragazzo ?? stato aggredito dai compagni di classe che hanno messo il filmato dell'aggressione su Facebook. Il ragazzo ?? stato ricocoverato in ospedale dove gli hanno risontrato traumi e contusioni multiple. Nei fotogrammi del video si vede il ragazzo cadere a terra, preso a calci e pugni da alcuni compagni.La preside della scuola ha detto che parler?? con i ragazzi coinvolti ma ha precisato che "i fatti si sono svolti all'esterno della scuola". La madre del ragazzo - che ha consegnato il video agli inquirenti - ha detto di aver fatto la denuncia "non solo per quanto accaduto a mio figlio, ma anche perch?? voglio continuare a credere di poter vivere in una societ?? civile". ANSA/FRANCO SILVI

Arzano. Nell’ambito di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord, i Carabinieri della Tenenza di Arzano hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Napoli Nord nei confronti di 4 persone –di età compresa tra 18 e 24 anni- tutte residenti in Arzano e ritenute responsabili di lesioni gravissime e minacce aggravate.

Le attività investigative sono state avviate a seguito di richiesta d’intervento pervenuta telefonicamente ai Carabinieri di Arzano lo scorso 31 gennaio alle ore 3,55 circa. Un cittadino extracomunitario riferiva di essere stato vittima di una violentissima aggressione: mentre andava al lavoro con la bicicletta era stato travolto intenzionalmente da un’auto con a bordo 4 individui che subito dopo, incuranti della frattura al braccio procuratagli, avevano preso a picchiarlo senza alcun motivo a calci, pugni e schiaffi, mentre era ancora a terra dolorante.

Approfittando di un momento di disattenzione degli aggressori la vittima era riuscita a divincolarsi e a nascondersi in una vicina piazza da dove col proprio telefono cellulare, in evidente stato di agitazione, chiamava ed attendeva l’arrivo dei Carabinieri.

Giunti tempestivamente sul posto i militari raggiungevano il cittadino extra comunitario, prestando la prima assistenza; in quell’istante vedevano arrivare l’autovettura degli aggressori e si ponevano all’inseguimento, riuscendo a fermare l’auto ed a identificarne gli occupanti, subito riconosciuti dall’aggredito.

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