mimì ferrara condannato cassazione

La Corte di Cassazione conferma la condanna in appello per il boss di Villaricca, “Mimì o Muccus” e i suoi sei affiliati, tutti arrestati tre anni fa nel corso di uno spettacolare blitz con 150 carabinieri nella villa bunker “Mondo Nuovo” durante la partita Villareal-Napoli. Gli ermellini hanno emesso nei confronti del capo clan lo stesso verdetto sancito in secondo grado: 4 anni di carcere con l’accusa di estorsione aggravata dal metodo mafioso nei confronti di un imprenditore-avvocato di Villaricca.

Confermate anche le pene inflitte a Giuseppe Tambaro, Luigi Tambaro, Aldo Tambaro, Vittorio Amato, Rocco Ruocco e Giuseppe Ruocco. Giuseppe Tambaro, 55 anni, Luigi Tambaro, 51 anni, e Aldo Tambaro, 42 anni, sono stati condannati a una pena a 3 anni e 8 mesi; Vittorio Amato, 51 anni, e Rocco Ruocco, 51 anni, condannati, invece, a 6 anni; Giuseppe Ruocco, infine, è stato condannato a 3 anni e 8 mesi.

Così come il boss, anche loro sono accusati di estorsione ai danni dello stesso imprenditore. Secondo l’ipotesi accusatoria, all’imprenditore sarebbero stati chiesti 220mila euro a seguito dell’acquisto di un immobile venduto all’asta. Decisive furono le registrazioni acquisite come prova effettuate dalla stessa vittima. Ferrara fu sorpreso dai militari dell’Arma nel febbraio di tre anni fa mentre era nella sua villa “bunker”. Quando i carabinieri fecero irruzione, “Mimì” stava vedendo in televisione la partita del Napoli, impegnato in Europa League in Spagna contro il Villareal per l’andata dei sedicesimi di finale della coppa.

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