Nel calcio avere un equilibrio è fondamentale. Per vincere le partite bisogna però fare un gol più dell’avversario, motivo per il quale sapere come armare i propri attaccanti acquisisce un ruolo di primo piano. Il Giugliano ha deciso di sposare a pieno questo concetto, ed i risultati sono notevoli: quello dei Tigrotti è il miglior attacco del Girone A del Campionato d’Eccellenza, con ben cinquanta reti realizzate. Merito di Dino Fava, capocannoniere, del sempre presente Vincenzo Caso Naturale ma soprattutto di un lavoro che coinvolge l’intero undici in campo.

Sia con De Stefano che con Agovino la volontà è stata quella di dominare la partita, seppur con diversi modi di fare calcio: rapida transizione difesa-attacco nel primo caso, ricerca del palleggio nel secondo. Differenti modus operandi per un risultato comune. La rincorsa al primato del Frattamaggiore, distante ora solo un punto, passerà anche dalla qualità della manovra offensiva dei Tigrotti.

Le idee alla base di tutto, l’obiettivo comune che per essere raggiunto necessita dell’unione di intenti: questo è stato il Giugliano, questo dovrà continuare ad essere nelle sette finali rimanenti. 

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