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Era diventato un caso la vicenda di Alessio Carillo, il ragazzino di 14 anni di Scafati ricoverato all’ospedale Monaldi di Napoli in attesa di un donatore. Aveva ricevuto anche il sostegno social di Gigi Buffon, l’attore di Gomorra Salvatore Esposito, Stefano di Martino, Sal Da Vinci e Franco Ricciardi. Cinque mesi fino alla svolta avvenuta in queste ore dopo che i familiari di Enzo di Stazio, il medico mugnanese stroncato da una meningite, hanno dato il consenso alla donazione degli organi.

L’incubo per la famiglia Carillo era iniziato in estate. Una calda sera d’agosto, Alessio ebbe un malore: si recò in ospedale e, a seguito di alcuni esami medici, scoprì di essere affetto da una grave patologia cardiaca che richiede il trapianto di cuore. Il quattordicenne fu sottoposto a un delicato intervento per l’impianto di un organo artificiale. Una soluzione temporanea, però, in attesa che ci fosse un donatore.

Cinque lunghissimi mesi, da agosto fino a gennaio, fatti di attese, pianti e speranze, con i genitori e i parenti sempre stretti intorno al capezzale di Alessio, pronti a sostenerlo e a dargli forza. Poi la luce in fondo al tunnel: c’è un donatore compatibile. Mentre il 14enne  lottava contro la sua patologia cardiaca, con la sua vita appesa a un filo, il medico Enzo di Stazio moriva all’ospedale Cotugno di Napoli stroncato da un’infezione meningoccocica che non gli ha lasciato scampo. I familiari del dottore acconsentono all’espianto degli organi.

La notizia arriva al Monaldi e, sotto la guida del medico Andrea Petraio, si decide per l’intervento. Il cuore di Enzo albergherà nel petto di Alessio. Due storie diverse che si sono intrecciate. Due destini indissolubilmente legati. Con al centro la vita di un medico che, senza saperlo, ha dato la vita per salvarne un’altra.

 

 

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