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Blitz in mattinata a Foggia. I carabinieri hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 30 persone (nomi in basso), indagate, a vario titolo per associazione di stampo mafioso, estorsione, detenzione e porto abusivo di armi da fuoco e tentato omicidio.

L’indagine, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bari, ha ricostruito la struttura organizzativa e le dinamiche criminali dell’associazione mafiosa denominata Società Foggiana, in continuità con altre precedenti indagini già cristallizzate in sentenze, molte delle quali passate in giudicato.

E’ per questo che viene definita convenzionalmente ‘Decimazione’ in quanto rappresenta appunto la decima (in ordine di tempo) delle più importanti operazione antimafia messa in campo dalla DDA di Bari nel capoluogo dauno, una operazione che ha documentato anche la contrapposizione tra le due c.d. “batterie” mafiose egemoni sul territorio (da una parte quella dei Sinesi-Francavilla e dall’altra quella dei Moretti-Pellegrino-Lanza), e pur tuttavia il loro inquadramento in un unico contesto all’interno della Società Foggiana.

L’esistenza e l’operatività della c.d. “Società Foggiana” è stata da ultimo sancita, proprio di recente, nel processo “Corona” dalla sentenza del GUP del Tribunale di Bari emessa in data 28.4.2016. Anche la Corte di Cassazione ha ultimamente confermato gli esiti dell’indagine Corona, sancendo, l’8.10.2016, la definitività della configurazione del reato di cui all’art 416 bis c.p. in relazione all’organizzazione mafiosa in questione e delle relative condanne inflitte ai soggetti che ne fanno parte.

E’ emerso che uno dei settori di maggiore interesse è rappresentato dalle estorsioni, realizzate a tappeto nei confronti di tutti gli operatori economici operanti nella città di Foggia: dalle agenzie funebri ai gestori di slot machine, passando per gli esercizi commerciali e gli imprenditori edili.

Si è registrato anche il tentativo di condizionamento della società calcistica del Foggia, all’epoca militante nel campionato di Lega Pro. Infatti In alcune intercettazioni telefoniche è emerso che, i membri della Società Foggiana hanno imposto alla società sportiva Foggia Calcio la stipulazione di contratti di ingaggio nei confronti di soggetti vicini all’associazione mafiosa, pur non disponendo di qualità sportive significative. E’ emerso come l’attività di infiltrazione si realizzava anche imponendo l’assunzione delle persone indicate dagli appartenenti alla Società Foggiana, come nel caso dell’azienda Tamma.

I NOMI DEGLI ARRESTATI PER ASSOCIAZIONE DI STAMPO MAFIOSO EX ART. 416 BIS:

ABBRUZZESE Angelo, classe 1948;
ABBRUZZESE Francesco classe 1977;
ALBANESE Giuseppe classe 1980;
APRILE Alessandro, classe 1984;
BISCOTTI Luigi, classe 1976;
D’AMATO Emilio Ivan, classe 1973;
D’ANGELO Domenico classe 1993;
FRANCAVILLA Ciro classe 1974;
FRANCAVILLA Giuseppe classe 1978;
FRASCOLLA Gioacchino classe 1985;
GATTA Ernesto classe 1974;
LANZA Leonardo classe 1979;
LANZA Savino classe 1983;
LANZA Vito Bruno classe 1953;
MIRANDA Antonio classe 1957;
MORETTI Alessandro classe 1991;
MORETTI Rocco classe 1950;
PALUMBO Raffaele classe 1984;
PERDONO’ Massimo classe 1977;
PESANTE Francesco classe 1988;
RIZZI Fausto classe 1980;
SALVATORE Antonio classe 1991;
SINESI Cosimo Damiano classe 1985;
SINESI Francesco classe 1985;
SINESI Roberto classe 1962;
SPIRITOSO Giuseppe classe 1956;
SPIRITOSO Lorenzo classe 1981;
TIZZANO Fabio classe 1980;
TIZZANO Francesco classe 1972;
VILLANI Patrizio classe 1977;

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