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Si chiama Silvia B., 61 anni, medico trans di corso Umberto di Napoli ed è accusato di aver violentato un bambino di 6 anni in presenza del suo compagno. La vicenda horror risale allo scorso agosto, a Castel Volturno, in una villetta di vileggiatura vicina al mare, quando il piccolo sarebbe stato affidato dai genitori alla 61enne per alcune ore.

Per i magistrati la violenza si sarebbe consumata proprio in quel frangente. Come spiega Cronache di Napoli, il bimbo sarebbe stato condotto in una pertinenza della villa e lì costretto a spogliarsi e a subire atti sessuali, “praticati con un’azione tanto engerica da procurare al bambino di 9 anni lesioni agli organi genitali”, come si legge nell’ordinanza. In particolare al glande. Dopo la violenza subita, il bimbo avrebbe raccontato l’agghiacciante episodio ai genitori e da lì sarebbe partita la denuncia e poi le indagini. Il minore è stato ascoltato dal pubblico ministero dopo la presentazione del certificato medico che documentava i danni fisici subiti.

Le due famiglie si conoscevano da anni perché trascorrevano spesso giorni di relax e vacanza in quelle villette di Castel Volturno. Niente avrebbe fatto presagire un episodio del genere. Intanto, però, il medico 61enne, difeso dall’avvocato Giovani Belleré, respinge le accuse della Procura e spiega che in quella villa c’è una piscina frequentata liberamente da altri villeggianti. Il piccolo potrebbe essere stato violentato da qualcun altro. Ora si aspetta la conclusione delle indagini per definire meglio la posizione di Silvia B., nel frattempo finita in carcere nella sezione femminile della casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere. Oggi la dottoressa comparirà davanti al pubblico ministero per l’interrogatorio in presenza del suo avvocato.

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