Cinque condanne e due assoluzioni. Sono queste le richieste del PM della DDA nell’ambito dell’indagine  per gli appalti nel Comune di Caserta. Scoperchiata l’asse tra l’ex vicesindaco di Caserta Enzo Ferraro e l’imprenditore di Marcianise Angelo Grillo, detenuto già da cinque anni, ma che in questo filone gode di uno sconto di pena come collaboratore di giustizia.

Varie le ipotesi di reato contestate agli imputati: turbata libertà degli incanti, corruzione e trasferimento fraudolento di beni con l’aggravante della finalità mafiosa sono le ipotesi contestate, a vario titolo, nell’ambito del procedimento giunto oggi alla fase chiave della requisitoria di primo grado.

Le indagini hanno messo in evidenza anche gravi responsabilità da parte di due ex amministratori del Comune di Caserta che, in cambio di tangenti, favorivano le ditte di Angelo Grillo, imprenditore marcianisano legato al clan Belforte, affinché si aggiudicassero l’appalto per quel che concerne il servizio del trasporto dei disabili. Secondo l’accusa, Ferraro intascava mille euro al mese da Angelo Grillo, sin dai tempi in cui era assessore alle Politiche Sociali nella giunta Falco. Infine, da vicesindaco, aveva fatto in modo che la gestione del servizio fosse affidata nuovamente alle ditte di Grillo.

Ecco le richieste del PM:

  • 12 anni per Enzo Ferraro;
  • 9 anni per Giuseppe Gambardella;
  • 6 anni per Angelo Grillo;
  • 8 anni per Assunta Mincione;
  • 3 anni per Pasquale Valente;
  • assoluzione per Imma Criscuolo;
  • assoluzione per Paola Mincione.

FOTO EDIZIONE CASERTA

 

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