Il reddito di cittadinanza è uno dei temi principali su cui continua a spingere il Movimento 5 Stelle. Lo ha ribadito anche il vicepremier Luigi Di Maio negli ultimi giorni.  La misura, assicurano i pentstellati, sarà nella prossima legge di Bilancio, “Abbiamo l’obiettivo di coprire 5 milioni di persone in povertà assoluta”.

Sull’ipotesi oggi il quotidiano La Repubblica scrive che si farebbe largo un eventualità diversa ossia quella del mini-sussidio: “300 euro al mese per 4 milioni di persone”. Inizialmente si parlava di 780 euro mensili ma ora sarebbe stato imposti dei vincoli dal ministro dell’Economia Giovanni Tria. Gli annunci continuano a parlare di 780 euro al mese per 8 milioni di italiani in povertà ma almeno per quest’anno sarebbe molto complicato arrivare a quella cifra.

Il reddito cittadinanza – spiega anche il sito quifinanza.it – costa ben 17 miliardi di euro, ma la cifra a disposizione dal prossimo anno sarà molto più bassa. Se Tria riuscità a trovare le coperture si arriverà al massimo a 5 miliardi di euro che finiranno ad un milione e mezzo di italiani che si trovano in condizioni di disagio. L’importo del beneficio dovrebbe aggirarsi intorno ai 300 euro. Potrebbe essere dunque stabilito un reddito più basso come requisito per l’accesso al reddito di cittadinanza, con l’assegno destinato a chi vive in condizioni di povertà assoluta e non di povertà relativa.

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