Napoli. “Voglio giustizia per me e mio figlio”, sono le parole pronunciate da Morena Albino, la 19enne accoltellata dall’ex Antonio Bocchetti, 25 anni, con il quale ha avuto un figlio.

La paura che in passato le ha impedito ogni suo tentativo di ribellione, oggi diventa la forza per denunciare le violenze subite. “Potevo morire e corro il rischio di ricevere ancora del male”,  spiega la 19enne distesa sul letto di ospedale al secondo piano del Loreto Mare dove è stata assistita per le ferite causate da 5 coltellate inferte al torace.

LA DENUNCIA. Non si tira indietro Morena, anche se ricordare quei minuti di violenza è faticoso. Ma la 19enne è decisa a  pretendere “la giusta punizione per un mostro che merita l’ergastolo”. “Sono stata trafitta con un coltello dal mio ex compagno e temo per la mia incolumità e quella del bambino nato dalla nostra relazione che ha solo 14 mesi” spiega la 19enne napoletana che da circa 7 mesi aveva interrotto una storia d’amore burrascosa. In due anni di relazione, c’erano stati molti litigi tra i due e nel rapporto “non erano mancate minacce e aggressioni fisiche da parte del fidanzato”. Eppure lei non aveva mai immaginato che potesse il padre di suo figlio potesse addirittura accoltellarla.

“Mi amava troppo e anche se la nostra storia non era andata bene, non credevo che potesse arrivare a farmi così male- chiosa la 19enne- adesso che ho rischiato di morire voglio denunciarlo e invitare tutte le donne che subiscono qualsiasi tipo di violenza a non sottovalutare nulla e chiedere aiuto subito”, dichiara Morena.

L’AGGRESSIONE E LA CORSA IN OSPEDALE.“Mi trovavo nei pressi della rotonda Diaz con una comitiva di amici con i quali avevamo deciso di farci il bagno quando ho visto lui che si è avvicinato – racconta la giovane – probabilmente il mio ex fidanzato mi stava aspettando e si era informato che sarei andata lì”. Quando il 25enne si è avvicinato dicendole “ti devo parlare”, gli ha risposto con serenità che non avevano più niente da dire: ormai la loro relazione era finita e lei aveva un nuovo fidanzato.

“Dopo che gli ho risposto, lui si è allontanato e credevo fosse andato via – continua – invece ha aspettato che i miei amici si tuffassero in acqua per tornare indietro e accoltellarmi all’improvviso”. Poi prosegue Morena: “Ricordo il sangue che scorreva ovunque e alcune persone che hanno cercato di rincorrerlo ma non ce l’hanno fatta – spiega – da quel preciso istante ho la memoria confusa ma qualcuno mi ha messo su un taxi e poi in ospedale ho avuto la lucidità di chiamare mia madre”.

Poi la corsa in ospedale. Il dramma di Morena diventa il dramma di Maria, la madre della ragazza che risponde al cellulare e si precipita al nosocomio in via Vespucci. Nella testa della 46enne napoletana, ancora risuonano persistenti queste parole: “Mamma mi ha accoltellato e sono in ospedale”. La donna ricostruisce quei momenti di terrore: “Ho avuto paura che morisse e mi sono tranquillizzata solo quando l’ho vista – spiega la donna – ho sempre pensato che potesse accadere qualcosa di brutto perché sapevo che l’ex compagno di mia figlia l’aveva picchiata, minacciata e credo soffra anche di disturbi psichici ma non pensavo potesse arrivare a tanto”, conclude Maria. Ora Antonio Bocchetti, con piccolo precedenti di polizia, di Chiaiano, è rinchiuso nel carcere a Poggioreale con l’accusa di tentato omicidio aggravato.

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