Si è tenuta questa mattina la proclamazione degli eletti alla carica di consigliere comunale di Orta di Atella, dopo il ballottaggio del 24 giugno nel corso del quale si sono confrontati il candidato Andrea Villano, che è stato poi eletto sindaco, e Vincenzo Gaudino, sostenuto dal Partito Democratico.

Uno dei primi atti che il nuovo consiglio sarà chiamato a svolgere riguarda l’elezione del Presidente del Consiglio comunale. A tal proposito è intervenuto, attraverso i suoi canali social, Vincenzo Tosti, candidato sindaco della coalizione “Costruire Alternative”, composta dalle liste Città Visibile, DemA e Diversamente Ortesi.

Ecco quanto ha scritto Vincenzo Tosti: “Dopo più di un mese finalmente sono stati ufficializzati i componenti del nuovo Consiglio Comunale, un Consiglio che speriamo possa essere luogo della democrazia e del confronto. Nei scorsi giorni abbiamo sentito dire al Sindaco Villano che a Orta di Atella non basta voltare pagina ma serve “cambiare libro”, noi lo speriamo davvero e speriamo che si inizi subito dalla prima prova a cui è chiamata l’Assemblea Cittadina. Subito i Consiglieri Comunali saranno chiamati ad eleggere il Presidente del Consiglio Comunale, quella del presidente è una figura chiave nel corretto funzionamento del consesso ed è soprattutto una figura di garanzia nei confronti dell’opposizione, al Presidente si richiede terzietà politica proprio per questo, sarebbe un bel modo iniziare questa legislatura amministrativa con una scelta condivisa su questo nome, un Presidente che sarebbe eletto all’unanimità da tutto il Consiglio Comunale rappresenterebbe un segnale forte a tutta la cittadinanza, capiamo che possa andare ad intaccare i già delicati equilibri della maggioranza la designazione a Presidente di un membro dell’opposizione ma crediamo altresì che uno sforzo possa essere fatto e possa essere concesso alle opposizione riunite l’indicazione di un Consigliere di Maggioranza che si ritenga possa maggiormente garantire anche il lavoro della minoranza. Un atto allo stesso tempo di forza e di maturità politica, una questione non solo di etichetta ma fondante in quanto prima pietra e atto di indirizzo su come si voglia portare avanti questa legislatura cittadina”.

Stefano Maria Mormile

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