Pianura. Aveva spifferato ad alcuni estranei di aver partecipato all’omicidio di Fosco Di Fusco, assieme ad alcuni affilati del clan Mele. Un colpo basso per l’omonimo clan, che ne ordinò l’assassinio di Vincenzo Birra.

In data 29 Giugno u.s., la Squadra Mobile di Napoli ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Napoli, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, a carico di 3 esponenti del clan camorristico dei “Mele”, operante nel quartiere di Pianura, ritenuti gravemente indiziati di omicidio, detenzione e porto illegale di arma comune da sparo.

Le indagini, coordinate dalla locale Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, hanno consentito di acquisire gravi indizi di colpevolezza a carico di  Giuseppe Mele, cl.’73, Salvatore Mele, cl. 75, Antonio Bellofiore, cl.65 – tutti già detenuti – ritenuti responsabili, in concorso tra loro, dell’omicidio pluriaggravato di BIRRA Vincenzo commesso a Napoli, nel quartiere Pianura, nella notte tra il 13 e il 14 luglio 2013.

Le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, riscontrate dalle indagini svolte dalla Squadra Mobile, hanno consentito di far piena luce sul movente dell’efferato delitto, sui mandanti e sugli esecutori materiali, destinatari del provvedimento restrittivo eseguito nella giornata di ieri.

La decisione di uccidere BIRRA Vincenzo fu presa dai citati fratelli Mele, all’epoca dei fatti capi indiscussi dell’omonima organizzazione criminale, che avevano deciso di punire la vittima, colpevole di aver rivelato a soggetti estranei al sodalizio la sua partecipazione all’omicidio di Fosco DI FUSCO, commesso in concorso con altri affiliati al clan Mele.

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