Lo hanno accertato i carabinieri del nucleo radiomobile di napoli nel corso di un’indagine durante la quale sono stati fatti lunghi servizi di osservazione e conseguenti riscontri documentali.
Ai militari e’ bastato sorvegliare l’esterno dei centri di revisione con telecamere nascoste rivolte verso gli ingressi ai banchi di collaudo, dimostrando successivamente come in quegli orari invece dei veicoli formalmente revisionati, di fatto arrivavano a piedi proprietari o tecnici portando solamente i documenti di circolazione su cui apporre infine il tagliando della pratica –solo fittizia- completata.
cosi’ era tutto piu’ facile, clienti compiacenti e soddisfatti da una parte e dall’altra titolari e tecnici che con software illegali installati ‘ad hoc’ procedevano a collaudi falsi senza spreco di energie e soprattutto senza la presenza fisica del veicolo, che di fatto otteneva la revisione senza conferme circa il regolare funzionamento delle parti meccaniche essenziali.

 
in sintesi incoscienti da ambo le parti, non solo per le gravi violazioni penali ma soprattutto per le pesanti conseguenze morali nel determinare un concreto pericolo per la sicurezza delle persone.
dopo alcune settimane di controlli i militari hanno identificato e denunciato 12 soggetti (titolari o dipendenti) di 8 tra i piu’ attivi centri di revisione napoletani.
le responsabilita’ penali contestate sono falsita’ ideologica in certificati commessa da persone esercenti di un servizio di pubblica utilita’, sostituzione di persona, riciclaggio, soppressione di targhe, violazione della normativa sulla sicurezza dei luoghi di lavoro.

 
durante gli interventi nei centri di revisione fatti immediatamente dopo i servizi di osservazione, i militari hanno trovato e sequestrato pc con software illegali in grado di simulare i collaudi di vetture di varie marche e modelli.

 
sono migliaia i veicoli messi in circolazione dopo le revisioni fittizie. circa 4000 quelli censiti dai carabinieri durante l’indagine, i cui proprietari (secondo gli accertamenti svolti fino ad ora ignari delle procedure di revisione false) dovranno essere richiamati per far revisionare regolarmente la propria auto.

 
a febbraio dell’anno scorso i carabinieri il nucleo radiomobile di napoli alla fine di analoga indagine denunciarono 13 persone tra titolari di centri di revisione, tecnici e meccanici. in quella circostanza, ricordiamo, emersero persino circa 1300 revisioni fatte a nome di un tecnico deceduto.
gli spunti per approfondimenti investigativi nascono dall’attivita’ di controllo alla circolazione stradale che il radiomobile dell’arma svolge quotidianamente sul territorio, attivita’ durante la quale i militari trovano in circolazione veicoli ‘revisionati’ ma di fatto palesemente compromessi nelle parti meccaniche.

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