ludovica uccisa dal papà a14

Camminavano mano nella mano. Papà e figlia, Fausto e Ludovica Filippone. La piccola, 11 anni, non immaginava che il padre l’avrebbe uccisa di lì a poco lanciandola nel vuoto del viadotto dell’A14 a Francavilla a mare. A raccontarlo sono gli investigatori nel corso della conferenza stampa.

Secondo segnalazioni di alcuni automobilisti che, intorno alle 13, transitavano sul viadotto dell’A14 in direzione sud, padre e figlia, mano nella mano, si erano allontanati circa duecento metri dall’auto, camminando vicino al guardrail, prima di giungere nel punto in cui si è consumata la tragedia. In quel momento, forse approfittando dello stordimento della bambina provocato dall’assunzione di un sonnifero, Ludovica viene portata dall’altro lato del guardrail: “Vieni qui, papà ti fa una sorpresa”. Poi la follia. La bimba viene lanciata nel vuoto: un volo di cinquanta metri prima di schiantarsi aul suolo. Dopodiché nessuno si è più potuto avvicinare al corpo di Ludovica: ogni volta che soccorritori e personale della Squadra Mobile tentavano di avvicinarsi, Fausto Filippone minacciava, a voce alta, di lanciarsi.

«Abbiamo cercato, con un negoziatore esperto, di impedire che l’uomo si gettasse dal cavalcavia. L’unico elemento certo – ha detto il questore Vincenzo Palumbo.- è che durante le lunghe trattative lui continuava a chiedere scusa a tutti». «Resta da chiarire – spiega il capo di gabinetto della Questura Katia Basilico – se in tarda mattinata al momento dell’arrivo del 118 Filippone fosse ancora nei pressi della palazzina di largo Roccaraso dove giaceva il corpo di Marina Angrilli nell’area del retrocortile».

Intanto è giornata di lutto a Pescara.  Nella scuola primaria di via del Concilio che frequentava Ludovica Filippone c’è poca voglia di parlare: questa mattina i suoi compagni di classe non sono andati a scuola. Per tutta la settimana sono state sospese le attività ricreative. La bandiera della scuola è a lutto. “Ludovica – ricorda la dirigente scolastica Valeriana Lanaro – era una bimba splendida, brava e molto dolce. Aveva una predisposizione per le arti. Questo è un momento molto particolare con il pensiero fisso degli amichetti di Ludovica che non la vedranno più che è oggi molto forte e intenso. Parliamo di un dramma nel dramma con delle emozioni molto forti. Non conoscevo personalmente i genitori della bambina perché sono dirigente della scuola dallo scorso settembre, ma ho saputo di una famiglia molto attenta. I genitori seguivano Ludovica”.

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