Il 10 giugno torneranno alle urne 94 comuni della Campania per rinnovare i consigli comunali e scegliere i sindaci. Si tratta del 17% dei 550 municipi totali. Appena 18 superano i 15 mila abitanti, soglia che determina il ricorso al ballottaggio, due settimane dopo, in caso di mancata maggioranza assoluta al primo turno. L’unico capoluogo di provincia in cui si voterà sarà Avellino.

I comuni più grandi in cui si voterà si trovano tutti nella provincia di Napoli: Afragola, Castellammare di Stabia e Torre del Greco. I più piccoli in provincia di Avellino: Cairano, con i suoi 348 abitanti censiti, e Romagnano al Monte, con 391.

Senza sindaco è pure Quarto, laboratorio flegreo dei pentastellati che già nel 2015 elessero la allora grillina Rosa Capuozzo alla poltrona più importante della città.

In provincia di Caserta si vota solo in due comuni: Maddaloni ed Orta di Atella. A Maddaloni c’è il commissario da agosto dopo l’esperienza lampo da primo cittadino di Andrea De Filippo: appena un mese, da fine giugno a fine luglio. A Orta l’esperienza di Giuseppe Mozzillo è durata due anni, fino al maggio scorso, per la mancata approvazione del bilancio.

Nel Sannio votano quindici comuni, tutti sotto i 15mila abitanti: tra questi Ceppaloni, il paese di Clemente Mastella, oggi sindaco di Benevento. Nella provincia di Salerno invece, dei diciannove comuni al voto i più popolosi sono Campagna e Pontecagnano Faiano.

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