Verrà ascoltato domani dal gip del tribunale di Avellino Antonio Sicuranza, il 19enne di Contrada accusato del ferimento del coetaneo Federico Petrone, il noto rapper colpito la scorsa settimana. 

Rappresentato dai penalisti Ettore Freda ed Edoardo Fiore, proverà a chiarire la propria posizione e a smentire le accuse mosse su di lui. Fino ad oggi, il 19enne si è sempre difeso sostenendo che non avrebbe mai voluto colpire con una pistola il rapper. Arma che, tra l’altro, era posseduta dal padre. Nei confronti del ragazzo è stato ipotizzato il reato di lesioni aggravate dall’utilizzo dell’arma.

Diversa, invece, la versione della vittima e dei familiari, la cui testimonianza è stata accolta pochi giorni fa. Federico, stando alla dichiarazione della sua famiglia, sarebbe stato attirato a Contrada con dei messaggi inviati dal fratello della ragazza. Antonio, in compagnia di altri suoi coetanei, avrebbe puntato l’arma verso la testa senza riuscire ad aprire il fuoco: il proiettile si sarebbe inceppato.

Federico, durante la sua testimonianza, ha reso noto che in quei momenti di paura ha cercato di rifugiarsi in auto ma un secondo colpo è stato esploso, pochi secondi dopo, ferendo così il giovane. Trasportato d’urgenza in ospedale, Federico è stato curato e operato per estrarre il proiettile.

Giovedì mattina gli studenti avellinesi hanno organizzato un corteo per opporsi alla violenza, ma soprattutto per esprimere la propria vicinanza al giovane rapper. La manifestazione partirà dalla scuola “Luigi Amabile” e sfilerà lungo le principali vie del paese.

 

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