Cinquanta grammi di droga occultati negli slip. Una strategia di cui nessuno se ne sarebbe accorto, invece è bastata la reazione del cane antidroga, a seguito di un controllo, per insospettire la polizia penitenziaria.

Il detenuto e e personaggio cinematografico, Mariano Abbagnara, è stato perquisito dagli agenti mentre transitava lungo il corridoio del carcere di Secondigliano, per raggiungere i suoi compagni di cella. Abbagnara è stato protagonista del film – documentario “Robinù”, andato in onda nelle sale cinematografiche e trasmesso anche dalla Rai in prima serata.

La droga rinvenuta negli slip del ragazzo è del tipo hashish. Come riporta Edizione Caserta, ieri si è tenuta l’udienza di convalida dell’arresto, durante il quale il Pubblico Ministero ha contestato al giovane il delitto di detenzione di stupefacente finalizzato allo spaccio, ulteriormente aggravato per aver ceduto quest’ultimo all’interno del carcere.

Dopo aver formulato la condanna ad un anno, il Pubblico Ministero ha avanzato la richiesta di applicare la misura cautelare in carcere, sostenendo che il ragazzo meritasse una pena ancor più severa data la sua condotta. Oltre a dover espiare una pena di 16 anni per aver ucciso Canfora Raffaele e accusato di concorso esterno di associazione camorristica, si rese anche promotore di una rivolta in carcere. Il giudice, tuttavia, ha ritenuto che lo spaccio fosse di lieve entità, per cui ad Abbagnara sono stati aggiunti altri sei mesi di reclusione.

 

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