Un giro di prostituzione sviluppatosi a Castel Volturno. Sono quattro le persone indagate dalla procura di Santa Maria Capua Vetere nell’ambito dell’indagine che ha portato al sequestro di una casa a luci rosse nella zona di Pineta Mare.

Un losco affare che fruttava svariate migliaia di euro ai tre malviventi, dato che le escort chiedevano dai 100 euro in su agli uomini che rispondevano agli annunci affissi sulle bacheche di alcuni siti internet. Stando a quanto emerso, le giovani meretrici prendevano appuntamento con il cliente che più le intrigava, dopo esser state contattate da quest’ultimi.

Gli autori dell’organizzazione illecita sarebbero ZMEEVA Tatfana, MICERA Mario e GIULIANO Vincenzo, arrestati ad opera dei militari del NORM del Comando Compagnia Carabinieri di Mondragone. Gli indagati, per i quali è stata disposta una misura di tipo custodiale, sono ritenuti responsabili di associazione per delinquere finalizzata stabilmente a consumare una serie di delitti in materia di prostituzione, estorsione e violenza sessuale, all’interno di due case di appuntamento, ubicate nella suddetta località nel complesso “Fontana blu” alla via del Mare e al viale Delle Acacie, quest’ultima sottoposta a sequestro preventivo nel corso dell’operazione.

La ricostruzione. Promotori ed organizzatori della consorteria criminale erano Tatiana Zmeeva e Marlo Micera. La prima, incensurata, svolgeva il ruolo di “centralinista”, concordava appuntamenti telefonici con i clienti – rendendoli edotti dell’indirizzo degli immobili ove sarebbe stata consumata la prestazione sessuale, del relativo importo (oscillante tra i 40 e i 50 euro) nonché delle caratteristiche fìsiche delle prostitute, prevalentemente dell’est Europa, presenti all’interno delle case di appuntamento, informandoli, altresì, dell’arrivo di nuove meretrici attraverso squilli sulle loro utenze telefoniche -, pubblicava annunci sul sito internet “bakekaincontri“, al fine di procurare appuntamenti per le prostitute, indicando l’utenza telefonica per le relative negoziazioni, e riscuoteva somme di denaro pari fino al 50% di ogni remunerazione delle prestazioni sessuali offerte dalla meretrici.

Il secondo, incensurato, dipendente della NapoletanaGas, compagno della Zmeeva, oltre a svolgere la funzione di autista/accompagnatore delle prostitute, provvedeva alla gestione delle due case di appuntamento, garantendone il buon andamento. All’interno di tale contesto associativo, partecipava anche Vincenzo Giuliano, pensionato pregiudicato, deputato ad effettuare i prelevamenti delle ragazze arrivate all’aeroporto Napoli – Capodichino ed a riaccompagnarle per la partenza verso il proprio paese di origine, una volta terminato il loro periodo di lavoro.

Durante la perquisizione domiciliare eseguita nei confronti della coppia, all’interno della camera da letto, sono stati rinvenuti e sottoposti a sequestro oltre 40 mila euro, considerati profitto dell’attività illecita, oltre che due biglietti aerei per il 22 dicembre con destinazione Tenerife rilevativi dell’intenzione degli indagati di allontanarsi dal territorio italiano.

 

 

hanno sequestrano materiale che potrà rivelarsi prezioso per le indagini, tra cui cellulari.

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