Maxi-blitz contro i narcos di “Cosa Nostra” a Catania. 36 arresti. Sgominata organizzazione dedita allo spaccio di stupefacenti nel rione Librino della città siciliana. Coinvolto anche un bimbo di 6 anni.

E’ uno dei particolari resi noti durante la conferenza stampa dell’operazione, denominata “KM zero”, alla quale ha preso parte, tra gli altri, il procuratore della Repubblica Carmelo Zuccaro. “A questo bambino è stato sottratto il futuro”, hanno detto gli investigatori. Il bambino veniva utilizzato durante la fase di spaccio con diverse modalità. Gli investigatori hanno sottolineato che si cercherà di “recuperare al più presto” il minorenne.

I militari hanno al setaccio un intero agglomerato della periferia sud della città, il quartiere Librino, considerato il più redditizio ‘supermarket’ della droga, a conclusione una imponente e complessa attività investigativa che ha portato all’emissione di un provvedimento di custodia cautelare in carcere nei confronti di 36 indagati. L’ordinanza è stata emessa dal Gip su richiesta della Direzione distrettuale antimafia della Procura di Catania ipotizzando i reati, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata al traffico di cocaina e marijuana per conto di “Cosa Nostra” catanese.

In carcere sono finiti: Ivan Battaglia, Giovanni Coco, Giuseppe D’Agata, Giuseppe Brigante, Carlo Burrello, Concetto Fazio, Vito Gardali, Danilo Alessandro Giammona, Fernando Giarratano, GaetanoLanzanò, Daniele Maggiore, Giuseppe Marsengo, Carmelo Marsengo, Giuseppe Messina, Francesco Meo, Carmelo Nicotra, Giovanni Palazzolo, Roberto Savasta, Francesco Strano, Gioacchino Strano Junior, Gioacchino Strano, Cristian Strazzeri, Gabriele Agatino Strazzeri, Salvatore Ternullo, Gianluca Torrisi, Francesco Zuccaro.

Ai domiciliari: Salvatore Celso, Cristian Castagna, Antonio Di Mauro, G. M., Carmelo Giaquinta, Antonino Marsengo, Lorenzo Marsengo, Giuseppe Pulvirenti, Giada Salerno, B.S.

 

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