Faida di camorra tra clan Marfella e clan Lago nel quartiere flegreo di Napoli. Arrestati i killer di un omicidio irrisolto. Nella mattinata odierna il personale della Squadra Mobile della Questura di Napoli, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Napoli su richiesta di questa Direzione distrettuale antimafia, ha proceduto all’arresto di Carmine Perna, nato a Napoli il 4.02.1951, e di Vitale Perfetto, nato a Napoli l’11.06.1979, per l’assassinio commesso nel 2001 ai danni di Giacomo De Fenza.

Il provvedimento cautelare è stato emesso all’esito di una mirata attività di indagine, coordinata da questa Procura della Repubblica, che ha permesso di ricostruire, anche attraverso le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, la causale e l’esatta dinamica dell’omicidio, nonchè il ruolo ricoperto da ciascuno dei partecipi morali e materiali.

In particolare, i collaboratori di giustizia Pesce Luigi, Romano Giovanni e Basso Diego, tutti affiliati al clan Marfella, hanno riferito fatti appresi direttamente per aver partecipato alla fase ideativa, deliberativa ed esecutiva dell’omicidio, mentre il Pesce Pasquale, militante nella stessa organizzazione camorristica, ha narrato fatti appresi de relato dai diretti protagonisti dell’assassinio. De Fenza fu ucciso a Pianura, via Duca d’ Aosta, a bordo della sua Alfa Romeo 155.

In particolare, le indagini hanno consentito di acclarare che il Vitale Perfetto, mentre era trasportato su di un motoveicolo guidato da Carmine Pesce (deceduto il 24.02.2004),  seguito da un altro motoveicolo con a  bordo i complici Luigi Pesce (nei confronti del quale si è proceduto separatamente) e Diego Basso (anch’egli deceduto il 25.10.2016),  con il compito di dare copertura ai sodali che li precedevano, esplodeva numerosi colpi di arma da fuoco calibro 38 contro Giacomo De Fenza, cinque dei quali lo colpivano al capo ed all’addome.

In tale contesto probatorio, il giudice della cautela  non ha trascurato di prendere in esame il movente dell’omicidio individuandolo nella decisione degli esponenti del clan Marfella di eliminare il De Fenza Giacomo poiché ritenuto militare nel contrapposto clan Lago, e di realizzare, così,  il predominio sul quartiere Pianura, nell’area occidentale della città di Napoli.

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