Hanno dovuto incassare il rinvio i tre candidati alle primarie del partito democratico. De Luca, Cozzolino e Saggese accettano la decisione della direzione di far slittare per la seconda volta la competizione pre elettorale per la scelta del candidato alla Regione che dovrà fronteggiare Stefano Caldoro.

 

 

Ieri a Napoli tutti i vertici del partito si sono incontrati nel cuore della città per discutere sul rinvio. Quattro ore di discussione, pochi scontri, ma tante bordate di tutti su tutto. Da un lato i deluchiani e i cozzoliniani che cercavano di evitare il rinvio, fondamentalmente già deciso, dall’altro i vari esponenti del partito tra cui Topo, Armato, Russo e Casillo che ne chiedevano  lo slittamento.

 

Ufficialmente i motivi sono quelli organizzativi ma la verità è che da Roma si lavora per mettere in campo un nome unico. Il sogno di Matteo Renzi resta Raffaele Cantone, ma archiviata questa ipotesi per indisponibilità del magistrato impegnato nell’anticorruzione, nell’expo e addirittura tra i favoriti alla presidenza della Repubblica, si pensa ad altro.

 

In primis ci sarebbe l’ex esponente di Sel Gennaro Migliore. Si è fatto anche il nome di Venanzio Carpentieri ma il primo riscuoterebbe maggiori consensi. Insomma la partita non è ancora finita. C’è chi scommette che non si tratti di un solo slittamento della competizione ma di un vero e proprio stop in attesa di un candidato unitario e condiviso anche da una ipotetica coalizione.

 

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