Poteva essere il sorpasso ma non c’è stato nulla da fare ed in una partita brutta e con ben poco da dire, l’unico a godere è stato il Genoa che mantiene il terzo posto in classifica, in compagnia proprio del Napoli che è riuscito a rimettere in piedi una partita compromessa dai soliti errori della propria retroguardia e di un arbitro, Rocchi, che continua a mietere vittime. Quando la Lega si convincerà a cacciarlo, sarà già troppo tardi.

Gli azzurri di Benitez hanno fatto una partita di sofferenza, soprattutto fino al goal di Eder perché la Samp è riuscita a portare un gran pressing ed a sfruttare i propri punti di forza, oltre alle debolezze partenopee, grazie all’intelligenza del proprio tecnico che da buon balcanico fa del pragmatismo il suo punto di forza, infatti lascia Gabbiadini in panchina, sposta Soriano sulla trequarti, Rizzo in mediana e soprattutto dice ad Okaka, che è diventato semplicemente immarcabile sotto la guida dell’ex commissario tecnico della Serbia, di giocare su Britos e Koulibaly che già nel primo tempo hanno rischiato più volte il rosso, graziati da Rocchi.

La prima frazione di gara è stata molto equilibrata, Rocchi annulla giustamente un gol ad Eder ma commette un errore non concedendo un rigore ai blucerchiati per un fallo in area di Koulibaly, anzi ammonisce Soriano per proteste. L’unica grande azione partenopea la distrugge Romero, con la complicità di Higuain che inspiegabilmente solo davanti al compagno di nazionale al posto di tentare un tiro, un pallonetto, un passaggio, prova ad andare sul fondo. Due erano i risultati possibili: rimessa o parata del portiere. Ha vinto la seconda.
Nella ripresa la Samp pressa e viene premiata col gol di Eder che con un tiro (neanche così imparabile) che passa sotto le gambe di Koulibaly e a due centimetri dalle mani di Rafael che si accascia al suolo più che lanciarsi per evitare la rete.

Lo svantaggio scuote il Napoli, entra Mertens per Britos ma il belga non incide. Benitez passa al 4-2-4 togliendo Hamsik per Zapata che si rivela decisivo perché sfrutta una splendida azione di Higuain che libera Ghoulam, l’algerino crossa al centro per l’ex attaccante dell’Estudiantes che in tuffo mette il pallone nell’angolino basso a 2′ dal termine. Proprio come fece De Guzman alla prima giornata. Stesso recupero, stessa porta, stesso stadio.

Nel mezzo 2 rigori non dati al Napoli ma non bisogna recriminare. L’arbitraggio è stato pessimo, non per forza a favore della squadra di Ferrero. Il Napoli ha portato a casa un punto con la grinta, quando era rimasto con l’uomo in meno, contro una squadra ben allenata, che corre tanto e che lascerà pochi punti agli avversari tra le mura amiche. Il risultato è sicuramente positivo, la prestazione un po’ meno.

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