NAPOLI. Si è tenuta stamani dinanzi al Tribunale del Riesame di Napoli l’udienza per Walter Mallo, secondo la Dda presunto ras del rione Don Guanella, Vincenzo Danise e Paolo Russo, considerati i suoi “luogotenenti” e con i quali avrebbe tentato – secondo gli investigatori – di mettere in piedi un nuovo clan nell’area nord tra Scampia e Miano. I difensori, l’avvocato Giovanni Lo Russo per Mallo e Danise e l’avvocato Antonio Iavarone per Russo, hanno tenuto delle arringhe molto accese cercando di spiegare l’istanza di scarcerazione depositata lo scorso 13 maggio.

I reati contestati per i 3 (in cella dallo scorso 5 maggio) sono la detenzione e porto illegale di armi da fuoco e l’associazione a delinquere di stampo camorristico. Accuse però, quelle contenute nell’ordinanza di custodia cautelare, che si baserebbero solo su indizi, come le armi ritrovate nello stesso stabile dove risiede il presunto ras ed alcune intercettazioni telefoniche tra le madri degli indagati.

Nulla è stato accertato – almeno per il momento – nella faida che sarebbe scoppiata con il clan Lo Russo, i cosiddetti “Capitoni”. Il personaggio di Mallo, descritto come feroce boss, sembra dunque sgonfiarsi. Il dispositivo dovrebbe essere depositato entro giovedì. C’è attesa per la decisione del giudice che potrebbe far ritornare in libertà Mallo, Danise e Russo.

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