Una vittoria fondamentale visto cosa era successo nel pomeriggio, una vittoria che ci lascia lì al secondo posto contro tutto e tutti. Il primo tempo è bello, il Napoli sa bene che le altre hanno fatto risultato è deve vincere. L’approccio è molto buono e le giocate sembrano essere fluide. Il primo gol è una perla. L’uno due tra Callejon e Insigne è stupendo così come il lob che finisce alle spalle di Padelli. Il Toro che si era difeso con 11 dietro la linea della palla esce dal guscio e prova a giocare e arriva la prima invenzione di Di Bello. Assistito dall’addizionale dice che è rigore su una estirada di Ghoulam, l’algerino non tocca la palla ma non può sparire e Bruno Peres infatti chiede il corner perché anche lui non crede nel penalty. Dal dischetto Quagliarella non sbaglia. Il Napoli reagisce subito e sul l’ennesima bella giocata trova con Marek Hamsik il meritato 2-1 a fine primo tempo.
Nella ripresa la gara scende di tono. Gli azzurri continuano a spingere ma non arriva la palla giusta ne ad Higuian né a Callejon che è sembrato sicuramente in palla. L’esterno azzurro meriterebbe il gol anche per le tante giocate e i movimenti che ha fatto per tutta la gara. Dopo la mezz’ora si vede la mediocrità di Di Bello. Ventura protesta con i suoi, Sarri per chissà quale arcano motivo, e questo mediocre arbitruccio li butta fuori entrambe. La gestione di questo arbitro dei cartellini, dei falli e delle proteste ci deve lasciar pensare che se è questa la nuova classe arbitrale siamo rovinati. Guardando in casa Napoli c’era grande curiosità nel rivedere Valdifiori in campionato. L’ex Empoli gioca bene, cerca lanci filtranti, forse meno attento in fase difensiva e Sarri infatti gli affianca David Lopez, un cagnaccio ma con i piedi poca cosa e spesso fuori posizione. Importante era vincere, per tenere il passo è per allontanare chi ci insegue. Ora nessuna distrazione e andiamo avanti così.

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