E’ risuonato nelle navate della Parrocchia di San Francesco d’Assisi come un inno alla vita. “Alessio Granata“, ha gridato Don Damiano – che ha celebrato la messa insieme a don Giuseppe – dal pulpito per simulare un appello in classe, di quelli che i professori fanno ogni mattina a scuola. La risposta di tutti i ragazzi presenti ai funerali è stata un unico urlo: “Presente!”.

Un modo per dire che il 16enne deceduto sabato scorso sulla circumvallazione esterna a Giugliano è vivo nella memoria e nei cuori dei tantissimi amici e conoscenti che hanno affollato l’interno della Chiesa. Dai compagni di classe e di scuola dell’ITI Galvani di via Marchesella ai tanti altri studenti degli istituti superiori che lo conoscevano. “Continuerà a vivere dentro di voi”.

Per commemorare il 16enne, tantissimi striscioni hanno colorato l’esterno della Parrocchia, poi i palloncini bianchi e i coriandoli lanciati in aria all’uscita del feretro. Ma anche in un momento di forte commozione collettiva, non c’è stato silenzio. Dopo l’applauso, uno sciame di scooter rombanti ha accompagnato il carro funebre fino al cimitero. Lo stesso rombo che Alessio Granata amava far risuonare lungo le strade a bordo della sua motocicletta prima di morire.

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