VILLARICCA. Un dispiegamento di forze forse mai visto prima a Villaricca. 150 carabinieri schierati in un punto ben preciso della città, il covo di colui che viene considerato dagli inquirenti il capo del clan Ferrara, Mimì, detto ‘o muccuso. Per lui un decreto di fermo che dovrà comunque essere convalidato dai magistrati nei prossimi giorni. Nel blitz ci sono finite oltre  Mimì, Amato Vittorio, Rocco Ruocco,, Giuseppe Ruocco, Luigi Tambaro, Aldo Tambaro, Giuseppe Tambaro, tutti ritenuti responsabili di concorso in tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso.

L’estorsione nei confronti di un imprenditore al quale sarebbero stati chiesti diverse migliaia di euro. Ed è probabile che l’affare criminale fosse davvero in corso tanto da richiedere un provvedimento urgente che non ha previsto l’arresto ma addirittura il fermo per pericolosità e pericolo di fuga. Insomma i carabinieri e la Direzione distrettuale antimafia hanno dovuto agire d’urgenza.  L’operazione è stata spettacolare con l’utilizzo anche di un elicottero. I militari hanno circondato l’abitazione per precludere ogni possibilità di fuga e poi sono entrati e hanno notificato il provvedimento al Ferrara. Il boss fu arrestato 3 anni fa per reati simili e fu poi scarcerato per insussistenza di prove.

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