Il video dell’intervista di Morgan da Maurizio Costanzo mostra il lato tenero, umano di Morgan. «Mio padre, il giorno prima di uccidersi, mi aveva salutato dalla finestra, cosa che non aveva mai fatto. Io mi sono girato e ho detto “Ma perché?“. Aveva dei debiti, non tanti, ma li aveva, e io all’epoca avevo 16 anni. Lui mi ha dato un barattolino, dove si riponevano le pellicole fotografiche, ci ha messo centomila lire e me lo ha messo in mano. Poi ha salutato me e mia sorella, e si è ucciso quella mattina». Marco Castoldi, in arte Morgan, 43 anni, si è aperto sull’infanzia più triste durante L’Intervista di Maurizio Costanzo.

Era l’11 ottobre 1988, spiega nell’intervista video, una data per lui indelebile: «Ho provato un’emozione molto forte, da una parte c’è un aspetto più umano, di dispiacere, dall’altra più filosofico, perché mio padre è morto di suo volere, e quindi ti chiedi il perché. Sicuramente stava male, oggi si parlerebbe di depressione».

Un disturbo che l’ex giudice di X-Factor conosce bene. La morte del padre, del resto, ha influenzato la sua intera vita. E gli dà preoccupazione per il futuro: «Ci penso spesso. Quando arriverò a 48 anni, l’età che aveva mio padre quando si è suicidato, quando arriverò a quella soglia, lì mi verrà un brivido, perchè un padre, soprattutto per i maschi, rappresenta il punto di riferimento del come dover stare al mondo».

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