La telenovela del Pd non piace agli altri candidati sindaco di Giugliano. Tutti concordi nel dire che Poziello era legittimato dalle primarie e che il circolo ha fatto bene a ribellarsi all’imposizione del nome di D’alterio.

GUARINO – “Poziello è stato mortificato, l’alt lo potevano dare all’inizio. Tutti sapevano dell’avviso di garanzia – dice Luigi Guarino – A Giugliano scelgono sempre i paesi limitrofi ma le scelte devono farle chi sta sul territorio”.

RUSSO – Dello stesso avviso anche Anna Russo, della lista civica CambiaMenti. “Il partito ha avuto il buon senso di esporre un nome di altissimo profilo e cioè Emanuele D’alterio – dichiara Russo – ma è lecito che le persone che da anni lavorano sul territorio, che si beccano critiche o che fanno sì che il partito abbia i suoi successi non abbiano accettato la scelta. Non possono essere estromessi. Siamo a tre giorni dalla presentazione delle liste e a prescindere dal candidato sindaco il Pd abbia un po’ di rispetto anche per i candidati al consiglio comunale che oggi sono allo sbando” conclude.

PALMA – Più duro invece Nicola Palma, portavoce del Movimento 5 stelle. “Nel Pd hanno dimostrato solo forte attaccamento alla poltrona – dice -La contestazione al nome di D’alterio non è sbagliata ma il problema è a monte: la segreteria provinciale ci vuole far credere che non sapeva nulla della vicenda Poziello? Tutta questa storia non fa altro che infangare il nome della città, Giugliano passa sempre come città di malaffare”.

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