È ancora sotto shock Rosaria Tutino, la donna che ha subito una tremenda rapina la notte scorsa in via Camponannone. “Ero in camera da letto e dormivo – spiega – Mio figlio era ancora sveglio. Erano circa le 4.30 del mattino. D’improvviso lui apre la porta e mi dice: mamma, è una rapina ma stiamo calmi, forse se gli diamo tutto quello che chiedono non ci faranno del male”. La vittima a quel punto realizza quanto sta accadendo e tenta di alzarsi dal letto. Il 23enne però nel disperato tentativo di proteggetela chiede ai balordi di non toccarla e di non farle nulla, che penserà lui a tutto: “Lasciatela stare, lasciatela stare”. Ma i tre lo bloccano. Forse hanno timore della sua agilità e che tutto possa sfuggire al loro controllo.

 

 Ore di terrore. “Ho preso la chiave, ho aperto la cassaforte e loro hanno preso tutto. Tutto quello che avevamo. Hanno picchiato mio figlio – racconta ancora la donna – e poi dopo averci puntato la pistola contro ci hanno chiuso in camera da letto”. I malviventi a quel punto, liberi di muoversi, aprono la porta d’ingresso e fuggono via. “Erano scalzi – racconta la vittima – Sono entrati a piedi nudi, ci sono le impronte fuori al balcone. Quando sono andati via hanno indossato le scarpe di mio figlio”.

 

La chiamata ai carabinieri. Intanto madre e figlio chiusi a chiave in stanza allertano i carabinieri che giunti sul posto effettuano i primi rilievi. Prima le domande poi il rilevamento delle impronte.  Pare che i malviventi fossero bene informati e che sapessero che in casa c’erano dei gioielli di valore. Sul caso stanno indagando carabinieri della Compagnia di Giugliano diretti dal capitano Francesco Piroddi, che stanno tentando di far luce su quanto accaduto la  notte scorsa.

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