Le scintille stavolta non sono solo quelle di un rogo bensì quelle tra Angelo Ferrillo e don Maurizio Patriciello. A un anno dal “patto per la terra dei fuochi” si è tenuto un vertice in Prefettura alla presenza di tutte le parti interessate. Nel corso dell’incontro Angelo Ferrillo, gestore della pagina Facebook “La terra dei fuochi”, ha acceso il clima prima chiedendo le dimissioni del Prefetto poi accusando don Patriciello. Secondo Ferrillo don Maurizio “anziché prendersela esclusivamente con chi detiene ruoli e obblighi istituzionali, lancia accuse diffamanti verso di noi e di quanti assieme a noi stanno facendo emergere la farsa che si protrae ai danni di tutti”.

Don Maurizio prima dell’incontro aveva scritto su Facebook questo post: “E questa mattina, giovedì 24 luglio, ci ritroveremo ancora una volta in prefettura a Napoli. Per voi. Per la nostra terra. Per i nostri inalienabili diritti. Per tentare di salvare ciò che ancora si può e si deve salvare. Niente mare. Niente ferie. Niente riposo. Ma lo facciamo con gioia. I nostri volontari sono la parte migliore della nostra bella Italia. Per favore, ringraziateli. Lavorano con impegno, dedizione, competenze, entusiasmo. E, soprattutto, GRATUITAMENTE. È paradossale: mentre tanta gente si riempie le tasche per fare il suo dovere e non lo fa, altre persone offrono il meglio di sé per sopperire alle mancanze, alle negligenze, alle magagne, agli imbrogli altrui. È orribile vedere in Italia tanti politici, cui avevamo dato fiducia, lasciare le comode poltrone sulle quali si erano incollati per essere trasferiti in carcere. È orribile. Devastante. Incomprensibile. Sciocco. Disumano”.

Di seguito il testo del comunicato di Angelo Ferrillo:

“Reduci dall’ennesimo vertice in Prefettura, questa volta a un anno dall’entrata in vigore del cosiddetto “patto per la terra dei fuochi”, pur riscontrando l’impegno del delegato del Ministero dell’Interno, rilevando una serie di criticità da lui stesso confermate, lo abbiamo invitato a portare sul tavolo del Governo le sue dimissioni qualora non ci fossero le condizioni ulteriori per continuare a svolgere in modo incisivo e decisivo il suo compito. A quasi due anni dal suo mandato i dati forniti sono parziali e i #roghitossici non sono affatto diminuiti, anzi! Inoltre, denunciamo che nel suo intervento di apertura don Maurizio Patriciello anziché prendersela esclusivamente con chi detiene ruoli e obblighi istituzionali, lancia accuse diffamanti verso di noi e di quanti assieme a noi stanno facendo emergere la farsa che si protrae ai danni di tutti”.

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