Nella giornata di ieri, migliaia sono stati i fedeli giunti a Pompei da tutta la regione Campania, per l’usuale pellegrinaggio dell’ultimo sabato di maggio. Un lungo percorso di preghiera che da Napoli ha seguito il quadro della Madonna di Pompei, si è concluso dinanzi al Santuario e nell’area meeting adibita per la santa messa officiata dal Cardinale di Napoli Crescenzio Sepe.

Nella sua lunga omelia ha parlato di giovani, di criminalità e degli ultimi episodi sanguinosi accaduti tra Napoli e provincia: “Negli ultimi giorni quanta sofferenza nelle nostre città, tanti, troppi omicidi. Queste nostre belle strade che vengono invase dalla violenza”. Ha poi continuato: “un’altra piaga che vogliamo deporre nelle mani di Maria è la disoccupazione, soprattutto per i giovani che perdono il fiore degli anni per avere un loro diritto previsto dalla legge”.

Poi ha lanciato un appello alle istituzioni: “Un rigurgito di responsabilità da parte di tutti. Il lavoro è rispetto della persona. Questi giovani che non lavorano vengono assoldati dalle associazioni malavitose. Bisogna fare qualcosa”. Si è poi rivolto al quadro della Madre Celeste: “Madonna mia fai crescere la nostra società, noi deponiamo tutto nelle tue mani”.

La celebrazione in un clima di preghiera e commozione si è conclusa con la Supplica alla Madonne di Pompei.

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