Si doveva vincere e si è vinto. Un cross di Ghoulam come non se ne vedevano da anni, un colpo di testa di Callejon a pulire le ragnatele dagli angolini dell’immacolata porta di De Sanctis, un monumentale Fernandez, un Reina che lascia senza parole perché un uomo ed un giocatore di tale livello non si può commentare. E’ un calciatore, sì, ma sembra Tom Brady perché non esiste portiere al mondo con la sua visione di gioco ed in grado di fare lanci di 50 metri con le mani.

La partita è bella e cattiva. Le squadre sono spumeggianti e non hanno paura di perdere. Si scoprono e creano occasioni anche se entrambe le compagini non finalizzano a dovere e non risultano mai realmente pericolose. Le sorprese non mancano, a partire dalla formazione perché Garcia schiera Gervinho come prima punta per sfruttare la velocità dell’ivoriano mentre in difesa, a sinistra, è la volta del giovane Romagnoli.

Il match è a spiccate tinte giallorosse ma sono almeno 3 le grandi occasioni del Napoli che con Callejon ed Higuain punge la porta di De Sanctis dopo che la Roma con Maicon e Bastos aveva messo in difficoltà l’estremo difensore spagnolo. Nel mezzo scioccanti scelte arbitrali di Rocchi e poco altro ancora. La supremazia territoriale della Roma è a tratti imbarazzante, il 60% di possesso palla lo testimonia ma alla fine è il Napoli a spuntarla grazie ad un’azione splendida degli uomini di Benitez.

Si gioca peggio ma si portano i 3 punti a casa, bene così.

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