Quasi pronto il registro tumori della zona definita terra dei fuochi, un’indagine parlamentare conoscitiva sulla situazione dell’ambiente nelle zone colpite dal disastro ambientale. Dalle prime anticipazioni emerge che la mortalità per tumori è maggiore nel cuore dei centri storici dei luoghi più colpiti e si concentra nelle zone più povere dei comuni anziché nelle vicinanze delle discariche e dei siti inquinati.

Tra qualche giorno sarà consegnata la relazione finale alla commissione Igiene e Sanità del Senato. Un report che avrà come anni di riferimento dal 2008 al 2014 e che ha visto il lavoro coniugato dell’Asl di Caserta , Asl Napoli 3 sud e del Santobono.

Nella relazione, avverte il Senatore Lucio Romano, promotore dell’iniziativa parlamentare, mancano le griglie della Asl Napoli 2, ovvero i comuni che comprendono Pozzuoli, Ischia, fino alla zona più martoriata, Giugliano, Acerra, Casalnuovo, Casoria, Melito e Frattamaggiore. Zone dove, nella presentazione ufficiale dei dati preliminari del registro tumori si sono riscontrati picchi di incidenza e mortalità per le principali neoplasie di gran lunga superiori rispetto al resto d’Italia.

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