Napoli. Maxi retata a Napoli. I Carabinieri stanno eseguendo 88 misure cautelari contro il clan “Puccinelli” e “Cutolo”, nel rione Traiano dove hanno scoperto un market della droga attivo 24 ore su 24. Piazze di spaccio a cielo aperto, controllate da giovani “vedette” incappucciate e armate, pronte ad allertare gli “spacciatori turnisti” dell’arrivo dei Carabinieri con parole in codice urlate dai tetti dei palazzi.

Le zone della droga. Sono state approfondite le attivita di approvvigionamento e di gestione di numerose piazze di spaccio di sostanze stupefacenti di varie tipologie (cocaina, hashish, marijuana, amnesia) da parte di gruppi criminali, organizzati su base familiare, operanti in via Tertulliano, via Orazio Coclite, via Romolo e Remo e via Catone, nel Rione Traiano, territorio ad altissima densità criminale dell’area occidentale di Napoli.

Tutte le famiglie coinvolte. Dal provvedimento cautelare si ricava che Ia gestione delle piazze di spaccio del Rione Traiano, indicate con II numero civico dello stabile in cui avveniva Ia vendita delle sostanze stupefacenti (come ad esempio: /a “34”, /a “40′), era affidata ad interi nuclei familiari (tra i quali le famiglie “PETRONE”, “IVONE”, “TRANCHESE”, “PISA”, “EQUABILE” “LEGNANTE”, “QUARANTA”, ed avviene sotto II diretto controllo mafioso delle organizzazioni camorristiche attualmente egemoni su quel territorio urbano, ovvero II clan PUCCINELLI ed it clan CUTOLO.

I ruoli nelle piazze di spaccio. II GIP ha, in particolare, ha delineato i compiti ed i ruoli ricoperti dai destinatari dell’ordinanza coercitiva, documentando come le piazze di vendita delle sostanze stupefacenti del Rione Traiano siano “attive” 24 ore al giorno e come sia assicurato ai titolari delle stesse it continuo rifornimento di sostanze stupefacenti da parte delle organizzazioni camorristiche egemoni su quell’area territoriale. E’ stato, dunque, documentato il coinvolgimento di interi nuclei familiari ed il contributo fornito anche dalle donne nell’approvvigionamento e nello smistamento delle sostanze stupefacenti, attraverso una precisa distribuzione di ruoli nella gestione delle singole piazze di spaccio. In particolare, possono essere delineate le figure dei:

  • “capi piazza”, “cassieri” (addetti alla custodia dei proventi della vendita della droga); “cuatodi” (incaricati di sovrintendere alla sicurezza dei nascondigli o depositi di stupefacente);
  • “vedette” (associati posizionati su balconi o tetti di edifici per sorvegliare le “piazze di spaccio” dall’alto o su strada, transitando a bordo di scooter sulle principali vie di accesso al Rione Traiano, con il compito di identificare ed indirizzare gli acquirenti verso i luoghi di vendita, oltre che di allertare consociati circa l’arrivo improvviso delle Forze dell’Ordine);
  • “spacciatori turnisti” (associati addetti al confezionamento ed alla materiale vendita delle sostanze stupefacenti, suddivisi in “squadre” che ricoprono turni dalle 10 alle 12 ore giornaliere, ed operanti all’interno di veri e propri piccoli “bunker”, videosorvegliati e con porte blindate, realizzati abusivamente nei sottoscala dei palazzi);
  • Spacciatori mobili (soggetti utilizzati dall’organizzazione criminale per la consegna a domicilio delle sostanze stupefacenti alla clientela selezionata).

Il maxi-seqestro. Nel corso dell’attivita investigativa si 6 pure proceduto all’arresto di 25 corrieri/spacciatori, al sequestro di vari quantitativi di sostanze stupefacenti (per un peso complessivo pari a 3 Kg.) e della somma complessiva di euro 135.000 quale provento dell’attivita illecita. Inoltre, Si segnalano una serie di operazioni di p.g. che hanno condotto al sequestro di armi e munizioni di vario calibro, come l’arresto di una donna la quale nascondeva una pistola cal. 7,65, con matricola abrasa, che stava trasportando dalla sua abitazione ad una delle piazze di spaccio del Rione Traiano). Nel corso delle operazioni odierne, infine, i Carabinieri hanno dato esecuzione al decreto di sequestro preventivo emesso dal GIP del Tribunale di Napoli, di 11 immobili, ubicati nel Rione Traiano, in altrettanti sottoscala di manufatti, poiche abusivamente occupati e trasformati in piccoli bunker dagli spacciatori. Detti manufatti verranno cosi restituiti alla loro originaria destinazione di civile abitazione.

I nomi degli arrestati (fonte: Il Mattino)

Petrone Francesco, del 1976
Lazzaro Giuseppe, del 1986
Cozzolino Gennaro, del 1990
Puccinelli Ciro, del 1989
Puccinelli Francesco, del 1983
Ivone Luciano, del 1958
Ivone Maria, del 1969
Ivone Raffaele, del 1987
Iacovelli Fabio, del 1976
Tranchese Raffaele, del 1992
Chiaro Paolo, del 1981
Cipollari Ciro, del 1974
Filardi Andrea, del 1980
La Rocca Marco, del 1986
Lazzaro Salvatore, del 1993
Matacena Vincenzo, del 1985
Mosca Danilo, del 1992
Nocera Daniele, del 1988
Tranchese Salvatore, del 1964
Tarantino Gennaro, del 1995
De Vito Melania, del 1982
Duro Anna, del 1980
Esposito Aniello, del 1973
Esposito Antonietta, del 1974
Esposito Giovanni, del 1979
Russo Orsola, del 1955
Salemme Martina, del 1988
Tranchese Gennaro, del 1962
Pisa Francesco, del 1976
Pisa Rosa, del 1962
Pisa Luigi, del 1960
Tranchese Carlo, del 1990
Tranchese Maria, del 1993
Caruso Salvatore, del 1995
Molino Pasqualina, del 1989
Avolio Cosimo, del 1984
D’Anna Assunta, del 1967
Equabile Arturo, del 1990
Equabile Domenico, del 1971
Ivone Giuseppe, del 1964
Legnante Giuseppe, del 1961
Legnante Maurizio, del 1982
Mentone Immacolata, del 1987
Perrella Giovanni, del 1992
Quaranta Pasquale, del 1965
Saccoia Francesco, del 1983
Basile Luigi, del 1978
Bruno Alfonso, del 1990
Bruno Fabio, del 1995
Bugli Simone, del 1994
De Rosa Michele, del 1989
D’Anna Alfonso, del 1980
D’Anna Vincenzo, del 1981
Di Napoli Domenico, del 1994
Equabile Giovanni, del 1997
Equabile Paolo, del 1995
Landri Francesco, del 1981
Mazzi Tito Luigi, del 1972
Pone Matteo, del 1994
Ricciotti Pasquale, del 1968
Ivone Gaetano, del 1978
Carrano Luigi, del 1986
Caiano Umberto, del 1990
Saggiomo Giorgio, del 1978
Pignalosa Patrizia, del 1964
Arillo Francesco, del 1990
Delle Donne Luigi, del 1963
Gargiulo Luigi, del 1978
Monfrecola Vincenzo, del 1969
Musella Giosuè, del 1986
Salineri Gianluca, del 1971
Valenza Marco, del 1991
Carillo Rosario, del 1974

Ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari:

Perrotti Pasquale, del 1990
Luongo Rachele, del 1987
Carillo Daniele, del 1977
Bruno Luca, del 1986
De Waure Giuseppe, del 1984
Fiume Carlo, del 1988
Iodice Pietro, del 1988
Ivone Vincenzo, del 1996
Molino Martina, del 1993
Perrella Giovanni, del 1992
Perrella Ivan, del 1996
Pisa Gianluca, del 1989
Portomeo Luca, del 1981
Velotti Ciro, del 1993
Russo Maria, del 1975

continua a leggere su Teleclubitalia.it
resta sempre aggiornato con il nostro canale WhatsApp