Torna il contrabbando di sigarette. Un fenomeno largamente diffuso tanti anni fa e debellato dallo Stato e dalla forze dell’ordine. Oggi, complice la crisi, torna alla ribalta come lavoro per disoccupati e meno abbienti che farebbero di tutto pur di guadagnare denaro. Diversi i sequestri di questi giorni ad opera della Guardia di Finanza e dei carabinieri. Ma i banchetti continuano a proliferare ad ogni angolo e tanti anche sono gli acquirenti dei pacchetti fuorilegge. Oggi diversi sequestri tra Napoli e provincia. Parte delle sigarette sequestrate, provenienti dall’Est Europa, sono state rinvenute a bordo di un furgone, individuato dai Finanzieri operanti nel quadro di un più ampio dispositivo anti-contrabbando, nella zona del capoluogo campano denominata “Ponti Rossi”.

 

Le “bionde” sottoposte a sequestro recavano le marche “Jin Ling”, “Classic”, “Minsk” ed “NZ”, molto apprezzate sul mercato clandestino locale.  Il valore del prodotto sequestrato è stato stimato in oltre 250 mila euro e a più di 170 mila euro ammontano i tributi doganali evasi, tenendo conto che sul mercato illegale al dettaglio un pacchetto di tali sigarette viene generalmente ceduto a un prezzo di circa 3 euro.

 

A  Marano i carabinieri della locale tenenza hanno denunciato in stato di libertà per contrabbando di tabacchi lavorati esteri un 36enne ed un 44enne del luogo ed un 31enne di Napoli, tutti già noti alle forze dell’ordine. Gli arrestati sono stati sorpresi e bloccati nel centro cittadino mentre vendevano, distintamente, pacche di sigarette di varie marche estere, di contrabbando. Tutto il materiale, complessivamente formato da 52 pacchetti, per un peso complessivo di circa 1.26 kg è stato sequestrato.

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