Sale a tre il bilancio delle vittime da avvelenamento da tallio a Desio. Dopo Giovanni Battista Del Zotto e della moglie Patrizia, è deceduta oggi Maria Gioia Pittana, 87 anni, madre di lei. Occorre però chiedersi: che cos’è il tallio? Dove è contenuto questo metallo così pericoloso? Come avviene l’avvelenamento? Cosa c’entrano i piccioni? Quali sono i suoi effetti sul corpo umano?

Cos’è e dove si trova (info wiki)

Come riporta anche Wikipedia, il tallio è l’elemento chimico di numero atomico 81, nella famosa tabella degli elementi. Il suo simbolo è Tl. È un metallo del blocco p grigio e malleabile; è un metallo tenero e malleabile che può essere tagliato anche da un coltello. Esposto all’aria, la sua superficie lucente si ossida assumendo una tinta grigio-bluastra simile a quella del piombo. Col prolungarsi dell’esposizione, si forma sulla superficie del metallo uno strato di ossido scuro.

Tossicità, sintomi, dove si trova

Il solfato di tallio, inodore e insapore, è usato come veleno per i topi e per le formiche. Si trova negli insetticidi, fuochi d’artificio e negli escrementi di alcuni animali, come i piccioni. In molte nazioni è stato vietato per via della sua pericolosità.Il tallio e i suoi composti sono molto tossici, vanno pertanto maneggiati con estrema cura. La sua tossicità deriva dalla sua capacità di sostituirsi ai cationi dei metalli alcalini presenti nell’organismo, principalmente sodio e potassio.

Questa sostituzione scombina molti dei normali processi cellulari. Tra gli effetti dell’avvelenamento da tallio rientrano la perdita dei capelli e il danneggiamento dei nervi periferici. Il tallio è anche un sospetto cancerogeno. Proprio a causa della sua tossicità l’uso di sali di tallio come topicida è stato bandito in molte nazioni. Il tallio, a quanto si è appreso, può essere letale sia per ingestione sia per inalazione, i sintomi dell’intossicazione – che ha gravi conseguenze sull’organismo – non si manifestano prima di 20-30 giorni.

In caso di avvelenamento, il trattamento prevede l’immediata decontaminazione gastrointestinale, attraverso l’impiego di lassativi e, nei casi più urgenti, la lavanda gastrica. Terapia alternativa è imporre la diuresi alla persona attraverso l’impiego di furosemide, cui segue l’emodialisi. Chelante del tallio è il blu di Prussia.

Cosa c’entrano i piccioni

La prima ipotesi su cui gli investigatori hanno lavorato nel caso della famiglia Del Zotto è che l’avvelenamento dei due coniugi e della mamma di lei sia dovuto a una prolungata esposizione da parte della famiglia a esalazioni di escrementi di piccione, contenenti tallio. Gli animali, a detta dei Del Zotto, avevano infatti infestato il fienile della proprietà della cascina in Friuli dove sono stati dal 6 al 20 agosto. Tra le ipotesi prese in considerazione ci sono l’intossicazione avvenuta per un topicida, oppure una contaminazione dell’acqua di un pozzo artesiano. Ognuna di queste ipotesi è stata attentamente valutata, ma nessuna al momento appare risolutiva.

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