Più costruzioni che abitanti ed un territorio devastato dal cemento. Secondo uno studio dell’ISPRA, l’Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale che ha pubblicato la classifica dei comuni più cementifici d’Italia è la provincia di Napoli ad ottenere il triste primato.

L’area più colpita dal fenomeno del “mattone selvaggio” è quella dell’hinterland a nord di Napoli. Come riporta il Mattino, spetta a Casavatore il primato, è proprio il caso di dire, “poco edificante”, con l’89,3 per cento della superficie consumata per costruirci case, capannoni ed edifici vari. Secondo posto ad Arzano con l’82 per cento mentre al terzo posto compare Melito con l’81. Seguono, poi, nell’ordine, Cardito, Frattaminore, Torre Annunziata, Casoria, Portici, San Giorgio a Cremano, Frattamaggiore e Mugnano che figura al 19° posto col 63,5 per cento di superficie edificata.

I dati completi sono contenuti nel rapporto “Consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemi”.

 

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