“Già negli ultimi giorni si avvertiva un clima molto teso qui a Bruxelles. Ieri sono stato da Decathlon e all’interno del negozio c’erano i militari”. È la testimonianza di Silvio Giuseppe Lanza, un architetto della provincia di Caserta che da poco più di un anno vive a Bruxelles. E al momento degli attentati era ancora a casa prima di andare a lavoro.

“L’ho saputo da amici italiani che preoccupati mi hanno telefonato. Abito a 500 metri dalla metropolitana dov’è avvenuto l’attentato. Adesso il clima è veramente triste. A quest’ora normalmente le strade sono affollatissime. In questo momento sono deserte. Fuori gli ospedali ci sono già 4 ambulanze pronte per intervenire”.
Silvio nei prossimi giorni ritornerà in Italia per le vacanze pasquali ma molti dei suoi amici hanno paura di andare in aeroporto. “In molti si stanno organizzando per ritornare in Italia in macchina. L’allerta è ancora altissima, sono passato nei pressi dell’aeroporto, ho scattato qualche foto ma le forze dell’ordine me le hanno fatte cancellare. L’attacco è stato fatto non al Belgio ma all’Europa.”

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