Napoli. Una svolta decisiva che potrebbe spiegare tante cose. Tra i 4 fermati di oggi della Procura di Napoli con l’accusa di essere i mandanti e gli esecutori della strage di Fontanelle ai danni del clan Vastarella (LEGGI), c’è anche Emanuele Esposito, il figlio di Giuseppe nonché fratello di Fabio, i due uomini ammazzati sabato scorso nell’officina a Marano.

Se le accuse della Procura fossero confermate, sarebbe risolto definitivamente anche il giallo di via Unione Sovietica. L’obiettivo dei killer era Emanuele, non Fabio e neanche Giuseppe. Fabio e Giuseppe sarebbero stati uccisi soltanto per consumare una vendetta trasversale. La strage di Marano era la risposta alla strage di via Fontanelle, dove persero la vita Giuseppe Vastarella e Salvatore Vigna.

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