Marano. Delitto passionale. Questa la prima pista battuta dagli inquirenti che indagano sul colpo di pistola alla testa che ha ridotto in coma Enrico Pezzella. Esclusa per ora la pista dell’agguato di camorra, visto che il giovane è incensurato e non pare abbia legami con la malavita locale.

Il 25enne maranese, secondo indiscrezioni, sarebbe stato lasciato dalla ragazza. Enrico, soprannominato “Capigliott” dagli amici, noto per il suo temperamento irrequieto, non avrebbe digerito la fine della relazione e si sarebbe recato sotto casa della ex dando in escandescenze. Lì sarebbe scoppiato un diverbio con i familiari dell’ex fidanzata, o forse con il nuovo ragazzo di lei. A confermare un litigio in strada anche alcuni residenti di via Falcone.

Qui però c’è un buco nella ricostruzione. Non si sa come e chi avrebbe esploso un colpo alla testa del giovane 25enne. La pista del delitto passionale, sulla scorta dei primi elementi di indagine raccolti dagli inquirenti, è la più accreditata. Il ragazzo è stato raccolto in strada sanguinante e in fin di vita da alcuni amici, che l’hanno trasportato in ospedale. I medici de “La Schiana” di Pozzuoli, all’esito di una tac, hanno scoperto che il cranio del ragazzo era stato attraversato da un proiettile.

Da qui cominciano le indagini dei carabinieri della Compagnia di Giugliano, che sono arrivati sul posto, in via Falcone, questa mattina, per effettuare un sopralluogo e interrogare eventuali testimoni. Sull’asfalto sono ancora visibili tracce ematiche ed una vistosa macchia di sangue. Nelle prossime ore potrebbe essere risolto il giallo di via Falcone con l’individuazione del colpevole.

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