Si preannunzia di sicuro successo la presentazione del terzo libro autobiografico che l’Avv. Esterino Mallardo ha licenziato per le stampe, sul quale, mercoledì sera 1° luglio, dalle ore 19, a bordo piscina dell’Hotel Ristorante La Lanterna, in Villaricca, si andrà ad esprimere criticamente il Prof. Tobia Iodice insieme con il Prof. Guido De Martino, prefatore del volume, Peppe Biasco, che ha scritto la postfazione, e Flavio Zanchini, presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Napoli.

Ma l’evento sarà altresì impreziosito dai brevi interventi di altri comprimari che si alterneranno a testimoniare un coinvolgimento diretto in alcune vicende raccontate dall’Autore. E così, oltre ai Sindaci di Giugliano e Villaricca, Antonio Poziello e Francesco Gaudieri, prenderanno la parola Carmine Iodice, Franco Di Nardo ed Anna Maria Pianese. Presenzieranno, inoltre, quali referenti patrocinanti, l’On. Enzo Cappello, per l’AREC, il Prof. Mimmo Savino, per la Pro Loco Città di Giugliano, e l’editore Sergio Pacilio.

Il volume, a compimento della trilogia ‘‘Mi racconto’’ suscita un interesse particolarmente suggestivo, laddove il lettore viene subito attratto dal titolo volutamente criptico e significante, ovvero ‘‘Socialista in congedo illimitato provvisorio’’. Nell’economia dell’opera, l’Avv. Esterino Mallardo, già Consigliere e Vice Presidente della Regione Campania, nonché Consigliere comunale a Giugliano per ben trentatré anni, aveva delimitato l’arco temporale del suo percorso autobiografico, stabilendo il termine ultimo degli eventi da narrare al 12 marzo 1993, quando egli maturò l’incredibile decisione, all’età di sessantadue anni, di ritirarsi dall’agone politico, fortemente preoccupato dalla tempesta di tangentopoli che egli aveva intuito come prossima a rovesciarsi anche sul Partito Socialista Italiano.

Pertanto, ora, a distanza di oltre un ventennio, nel rielaborare le sue ultime intense battaglie a difesa degli ideali socialisti, che altri avrebbero tradito, egli si è sentito come un esule in cerca ancora della sua patria, e quindi, in tal senso, come un socialista in congedo illimitato provvisorio, continuando a credere che si possa e si debba trasmettere ai giovani quella eredità ideale, che poi Guido De Martino e Peppe Biasco, nella Prefazione e nella Postfazione, hanno contribuito magistralmente ad approfondire in una cogente disamina di storiografia politica.

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