Si è conclusa nella trascorsa nottata una vasta operazione condotta dai militari del  Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli (Nucleo Polizia Tributaria),  denominata “PIENO SICURO”, iniziata all’alba del 4 giugno e condotta sotto il  coordinamento della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli – Sezione  Reati di Criminalità Economica.
L’attività di servizio è consistita nell’effettuazione – ai sensi del Testo Unico delle  Accise (Decreto Legislativo 26 ottobre 1995, nr. 504) – di specifici controlli e mirate  perquisizioni in materia di contrasto al contrabbando di prodotti petroliferi soggetti ad  accisa, in particolare benzina e gasolio.

Le condotte criminose svelate dalle indagini sono estremamente variegate e hanno  comportato l’esecuzione di complesse attività di riscontro svolte in concomitanza  sull’intero territorio campano:
– approvvigionamento di prodotti petroliferi in contrabbando e conseguente vendita in
nero di gasolio e benzina;
– illecito utilizzo del regime di “deposito fiscale”;
– falsi acquisti e cessioni intracomunitarie;
– false esportazioni;
– false destinazioni ad usi agevolati ovvero esenti da imposte;
– falsificazione dei documenti di trasporto e dei registi di carico e scarico dei prodotti
energetici;
– consumo in frode di ingenti volumi di prodotti petroliferi;
– manomissioni delle colonnine di erogazione ovvero del software di quantificazione
del prodotto commercializzato;
– falsificazione dei sigilli metrici ovvero dei contrassegni legali;
– illecite operazioni di miscelazione di prodotti energetici;
– frode in commercio ai danni degli automobilisti;
– illeciti flussi finanziari e illecite movimentazioni di danaro.

150 i militari impegnati, in tutta la Regione Campania, con oltre trenta perquisizioni, in  particolare nelle Province di Napoli [Napoli città (Centro, Via Marina, Secondigliano,  Gianturco e Tangenziale); Villaricca; Casamarciano; Ottaviano; Somma Vesuviana;  Cercola; Qualiano; Mugnano di Napoli; Afragola; Giugliano in Campania e Torre  Annunziata), Caserta (Caserta Città ed Aversa) e Salerno (tratto autostradale  Salerno-Reggio Calabria e Mercato San Severino).

Durante l’operazione sono stati sequestrati – per detenzione di benzina e gasolio in  contrabbando, illecite movimentazioni, falsificazione della documentazione contabile,  manomissioni delle colonnine di erogazione e del software di quantificazione del  prodotto commercializzato nonché falsificazione dei sigilli metrici e dei contrassegni
legali:
– nr. 26 impianti di distribuzione stradale di carburanti;
– nr. 118 serbatori di prodotti petroliferi;
– nr. 77 colonnine di distribuzione;
– nr. 305 pistole erogatrici;
– nr. 361 tonnellate di prodotti petroliferi (benzina, gasolio, GPL e olio lubrificante),  per un valore complessivo stimato prudenzialmente in oltre 22 milioni di euro.
Inoltre, in un sito sottoposto a perquisizione sono stati rinvenuti e sequestrati,  abilmente occultati, alcuni microprocessori ingegnosamente falsificati, pronti ad  essere installati per frodare il Fisco e gli ignari consumatori. In un altro caso, i tombini  di accesso ai serbatoi interrati di benzina e gasolio erano addirittura coperti da un  manto di asfalto, in totale dispregio della sicurezza e della tutela fiscale.

Sequestrata anche copiosa documentazione extra-contabile, attualmente al vaglio degli inquirenti.  L’attività di servizio e i risultati conseguiti scaturiscono dagli accertamenti nel settore  delle accise svolti in via permanente dalla Guardia di Finanza, intensificati dal  Comando Provinciale Napoli per contrastare al meglio la commercializzazione in  contrabbando di prodotti petroliferi. Ciò a salvaguardia degli interessi dell’Erario nazionale e dell’Unione Europea e a tutela dei cittadini-consumatori.

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