Ritrovati resti umani a Senerchia, in Irpinia. Forse si tratta di Antonio Rocco, Nino per gli amici, l’uomo di cui si erano perse le tracce dal 9 luglio scorso.

Nino, originario di Olevano del Tusciano e residente a Battipaglia, era arrivato in Irpinia per una giornata di spensierata allegria nell’Oasi Valle della Caccia. Poi il buio fitto. Quell’ultima telefonata e la sparizione. Il telefono spento, scarico, il dolore di figli moglie e familiari per mesi impegnati nelle ricerche.

Il grido di dolore delle figlie che invocavano soccorsi e ricerche per il loro papà. Forse il cadavere ritrovato ieri è il suo. A trovare quei resti orrbilmente mutilati dai morsi dei cinghiali nel bosco è stato un escursionista americano sulle tracce dell’areo caduto in zona durante la seconda guerra mondiale.

Rocco scomparve mentre era in cerca di funghi in una zona impervia, nel territorio di Senerchia. Al momento della scomparsa l’uomo si trovava in un’area non certo facilmente percorribile di Valle Della Caccia, in località Bardonei. Oggi, dopo l’annuncio da parte dei carabinieri del ritrovamento di un corpo proprio a Senerchia, di fatto nella stessa zona di quella maledetta escursione per funghi, si attende solo la triste ufficialità dell’identificazione.

 

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