Nella traversa anonima di via Ripuaria che porta alla cava di Masseria Monticelli fu rinvenuta l’auto bruciata, a meno di cinquanta metri dal ciglio del burrone. Lui è scomparso dal luglio del 2011. Si tratta di Domenico Salvi, 38enne di Giugliano. L’uomo sparì nel nulla la mattina dell’otto luglio di quattro anni fa. E proprio quando furono rinvenuti i corpi dei coniugi Luigi Simeone e Immacolata Assisi, che sul luogo dell’omicidio, si presentò un familiare dello scomparso chiedendo agli inquirenti ste stessero cercando il parente. La mattina dell’otto luglio Domenico Salvi uscì di casa intorno alle 8 ma si trattenne fino alle 10 sotto casa, dove lo zio paterno ha un autolavaggio, per far pulire la sua Fiat Punto Multijet grigia. A mezzogiorno fu visto dal fidanzato della sorella poco distante dall’abitazione, sempre alla guida della sua auto. In seguito, intorno alle 13:20, come confermarono il gestore e un dipendente, passò alla sala giochi dove si recava di solito. Poche ore dopo, nel primo pomeriggio, l’auto fu ritrovata completamente carbonizzata dai carabinieri in via Ripuaria, poco distante dalla cava di Masseria Monticelli, ma del giovane non c’era traccia. L’abbigliamento che indossava il giorno della scomparsa è molto simile a quello della foto: pantaloni tipo “pinocchietto” in tessuto jeans di colore bianco ed una maglia di colore blu; scarpe da tennis, occhiali da sole graduati. Aveva con sé anche gli occhiali da vista e un portafoglio da uomo con i documenti e del denaro. I familiari pensano che possa essere stato ucciso e, forse, il corpo gettato nella cava, zona dove sono stati ritrovati i cadaveri della coppia di coniugi di Melito. Ora, col prosciugamento del laghetto, si spera che si possa quantomeno trovare qualche indizio riconducibile all’uomo scomparso nel nulla nel luglio del 2011.

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