Una tragedia tremenda quella accaduta oggi in Puglia. Lo scontro frontale fra treni sul binario unico tra Andria e Corato, in provincia di Bari, è stato devastante. Il bilancio nelle ultime ore è salito a 23 morti e 50 feriti anche se potrebbe pure salire ed è difficile effettuare una stima precisa a cause del grande caos. Sul posto ci sono detriti, pezzi di vagone e cadaveri. I cadaveri vengono ricomposti all’interno delle bare zincate trasportate sul posto e destinate all’istituto di Medicina legale di Bari. La Asl ha predisposto unità di psicologi incaricati di confortare i familiari delle vittime presso gli ospedali.

Tra gli ulivi pugliesi, in piena campagna, scene apocalittiche quelle che si sono presentate ai soccorritori, costretti ad estrarre cadaveri incastrati tra le lamiere. Tra le scene più tremende, quella di una mamma morta abbracciata con sua figlia.

Tra le vittime ci sono poi un macchinista, un poliziotto, un minorenne mentre un bimbo è riuscito a salvarsi ed è stato trasportato in eliambulanza in ospedale. Dispersa invece una donna incinta. La dinamica dell’impatto è ancora da accertare, lo scontro è avvenuto a 100 km orari. L’ipotesi più accreditata al momento sembra essere però quella dell’errore umano. Ad un certo la Protezione civile ha chiesto un minuto di silenzio, tutti zitti per provare a sentire i lamenti delle persone ancora vive incastrate tra le lamiere.

Negli ospiti di Andria e Barletta poi c’è l’emeregenza sangue anche se in tantissimi si stanno recando nei due nosocomi per donare. Tragico il racconto di una ragazza sopravvissuta all’incidente, che afferma di aver perso il gruppo di amiche con le quali viaggiava. “Ho visto le mie amiche morire davanti a me, senza poter fare nulla. É una scena che non dimenticherò mai, abbiamo sentito lo schianto e nessuno si spiegava il perché”, ha detto al sito di notizie locale CoratoLive.

La Procura di Trani indaga per omicidio colposo plurimo.

 

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