Benevento. Appalti PIU Europa truccati e favori alle ditte che versavano una tangente al funzionario comunale. Dieci arresti. Il terremoto giudiziario si è abbattuto sul comune beneventano grazie a un’indagine dei Carabinieri. A finire in manette Angelo Mancini, potentissimo dirigente al vertice della macchina amministrativa dell’ente locale.

Con lui sotto inchiesta altre nove persone, tutti accusati di corruzione e turbativa di gara. In particolare gli arresti domiciliari sono stati disposti per Angelo Collarile, Fioravante Carapella, Giuseppe Pancione, Guido Mastantuono, Pellegrino Parrella, Antonio D’Addona, Mario Siciliano e Pietro Ciardiello. Obbligo di firma, infine, per Angelo Pilla.

Oggetto degli appalti la realizzazione del Terminal per i bus extraurbani, la riconfigurazione di alcune piazze al rione Libertà e a San Vito, la riqualificazione del ponte di Santa Maria degli Angeli, la costruzione di un ponte “didattico” ciclopedonale Santa Maria degli Angeli e la costruzione del ponte in via Torre della Catena.

Secondo l’accusa, per ottenere l’appalto, le ditte colluse versavano una tangente del 7 %. Il funzionario del Comune, per conoscere in anticipo il contenuto delle offerte partecipanti alla gara, usava un laparoscopio, una microcamera utilizzata normalmente in medicina.

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