A poco meno di quarantotto ore dalle elezioni comunali di Sant’Antimo, in programma domenica con i seggi che resteranno aperti dalle 7 alle 23, e con eventuale ballottaggio in calendario due settimane dopo, il 25 giugno, i sei candidati continuano a sfidarsi a colpi di proposte e programmi.

Negli ultimi dieci anni la cittadina a Nord di Napoli è stata amministrata dal centro destra, con il sindaco Francesco Piemonte che è riuscito a convincere in entrambi i casi circa i due terzi dell’elettorato, senza la necessità di ricorrere al ballottaggio. Del resto il centro destra gode di una tradizione favorevole. Infatti nelle ultime tornate ha fatto registrare solo due incidenti di percorso, nel 2003 e nel 2008, quando ha ottenuto la maggioranza ma il sindaco è andato alla coalizione opposta. In entrambe le circostanze è stato eletto sindaco Aurelio Russo, attuale candidato del PD, che detiene anche un singolare record. Quello della minor durata di un’amministrazione: 7 giorni, con i consiglieri del centro destra che si dimisero senza celebrare neppure il consiglio comunale di insediamento.

I temi sul tappeto sono diversi, dall’istruzione alla viabilità, dall’ordine pubblico alla raccolta differenziata. Due membri della maggioranza uscente hanno deciso di staccarsi e di presentarsi con liste autonome. Si tratta di Salvatore Castiglione, che ha presentato una sua lista, ed Adriana Palladino, candidata dell’UDC.

A raccogliere l’eredità politica di Piemonte è stato chiamato invece Corrado Chiariello, vicesindaco uscente, che rivendica i risultati ottenuti dall’amministrazione uscente e propone di mettere i cittadini al centro della vita politica santantimese, ammettendo anche qualche pecca nel campo della comunicazione: “Siamo tutti candidati e siamo tutti protagonisti del futuro della comunità santantimese. Abbiamo dimostrato di saper accogliere le istanze dei cittadini ma soprattutto di dare risposte concrete e soluzioni alle diverse problematiche. Siamo riusciti a non aumentare le tasse nonostante gli ingenti tagli ai Comuni da parte del governo centrale. Forse negli anni precedenti abbiamo peccato di comunicazione e per questo, con l’ausilio di tanti giovani in campo, punteremo su una comunicazione diretta e web, che sia trasparente e che consenta al cittadino di partecipare attivamente alla vita amministrativa e alle decisioni del governo cittadini. Grazie allo sblocco del turnover saranno indetti concorsi per l’assunzione di 50 giovani per ringiovanire la macchina comunale; le famiglie in difficoltà le sosterremo con il reddito di inclusione sociale; per le persone in difficoltà economica saranno ridotte le tasse fino al 75%; istituiremo uno sportello antiracket e stipueremo un protocollo d’intesa con l’Anac per la verifica di ogni bando e/o concessione. Siamo in campo per mantenere gli impegni presi con i cittadini e soprattutto per fare sempre meglio per la nostra Sant’Antimo e farlo insieme a tutti. Perché solo insieme raggiungere obiettivi che vanno ben oltre le più rosee aspettative. In bocca al lupo a tutti i candidati e ai miei competitor.  Buon voto a tutti”.

Nelle file del centro sinistra ci riprova Aurelio Russo che invece sottolinea la necessità di discontinuità con il passato e di un cambiamento netto: “Sant’Antimo vive giorni particolari. Per la prima volta, dopo tanto tempo le viene offerto una proposta credibile e forte di cambiamento. Per venti anni ha vissuto in una cappa di stordimento e di sudditanza verso famiglie che erano “più uguali” di altre ed hanno tenuto frenato, a loro vantaggio, la crescita della città, anzi l’hanno impoverita, tanto che molte sono le attività commerciali che chiudono, tantissimi i disoccupati, tanta la criminalità organizzata. Un rapporto vittima-carnefice che è durato molto tempo, tanto da rendere le stesse vittime dipendenti dai carnefici. Oggi, quasi alla fine di una campagna elettorale esaltante ed impegnativa, ho la sensazione che questa “sindrome di Stoccolma” che ha attanagliato i cuori e le menti della nostra città, sia finalmente vinta”.

Consigliere uscente ma di opposizione è anche Giuseppe Italia, legato all’associazione cittadina Agorà, che nel 2012 si presentò con l’Italia dei Valori e che oggi è in campo con il simbolo del sindaco di Napoli, Luigi De Magistris. Italia ha più volte sottolineato l’impegno profuso come consigliere d’opposizione nell’ultimo mandato: “Detengo il record di mozioni e proposte” – ha dichiarato, evidenziando anche la necessità di cambiamento – “A Sant’Antimo bisogna assolutamente rimettere i cittadini al centro dell’azione politica. È per questo che cercheremo di sostenere gli imprenditori locali e attueremo un piano commerciale. Inoltre lavoreremo molto sull’ambiente cercando di eliminare l’amianto presente sul territorio”.

Un neofita al cento per cento è invece il candidato del Movimento Cinque Stelle, Nicola Chiantese, impegnato in una intensa attività di campagna elettorale casa per casa, che ha attaccato quelli che lui stesso ha definito poteri forti, proponendosi come alternativa valida ed elemento di discontinuità: “Ci sono poteri forti, i Cesaro rappresentano il perno degli equilibri politici dell’Area Nord. Basti pensare che anche il PD ha candidato nelle sue fila, mediante una lista coalizzata, l’attuale assessore di Grumo Nevano appartenente a una giunta di centrodestra molto legata alla famiglia dell’onorevole Cesaro. Solo questo fa comprendere la pervasività di queste figure di potere, da destra a sinistra. Sicuramente si aprono nuovi scenari con le ultime dinamiche, in chiave elettorale potrebbe accadere di tutto. La discontinuità è fondamentale, il territorio merita di tornare in vita, di essere liberato, di riprendersi il processo decisionale”.

a cura di Stefano Maria Mormile

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