Ma qual è il Piano per la Sanità? In questi giorni continuano a girare piani e proposte diversi per la riorganizzazione della rete ospedaliera in Campania, pilastro fondamentale della sanità pubblica.

Nel frattempo il Governo nazionale dà un’altra mazzata all’assistenza sanitaria, eliminando la ‘Guardia Medica’, motivo per cui mercoledì ci sarà una nuova manifestazione nazionale a Roma. È da anni ormai che tutti i governi lavorano per smantellare la parte pubblica dell’assistenza sanitaria, tant’è che la spesa per la sanità privata ha superato i 30 miliardi di euro all’anno! Tutto questo in un periodo in cui la crisi ha ormai diviso la società tra ricchi, poveri e poverissimi.

Infatti aumenta il numero di quelli che non riescono più a curarsi (altro che società del benessere e medicina preventiva!). I costi dei ticket e le liste di attesa sono solo un favore ai privati(per chi se li può ancora permettere). La Regione continua ad essere commissariata da Roma per la sanità , con un continuo taglio dei posti – letto che ha reso stabili i pellegrinaggi delle famiglie verso altre regioni per farsi curare, con una spesa annua di 300 milioni di euro (altro che risparmi!)

Fino a quando si continuerà con la politica dei tagli e dei falsi risparmi? La medicina preventiva è un miraggio ed i servizi territoriali sono saltati,gli ospedali e i pronto soccorso esplodono. Si nasconde tutto questo con una propaganda che mette medici contro infermieri e i pazienti disperati contro tutti. Una inutile e dannosa guerra tra poveri.

Infatti mancano oltre 11mila addetti tra personale medico e paramedico , le assunzioni promesse sono in buona parte una stabilizzazione di precari che già operano ‘clandestinamente’ da anni,le altre arriveranno chissà quando, non copriranno i buchi e nel frattempo andranno in pensione altri specialisti necessari. Perciò un nuovo Piano Ospedaliero deve partire dalle risorse reali esistenti, altrimenti si rischia il solito ‘spogli Gesù per vestire Maria’ e viceversa, con soluzioni che coprono a turno le varie emergenze.

Ma un Piano Sanitario deve coinvolgere in maniera responsabile i medici di base, senza mortificarne la professionalità. Anche nell’ASL Napoli 2 Nord si rischia che i Presidi Ospedalieri siano messi in conflitto tra loro, senza garantire una visione di insieme. Infine, come saranno utilizzati i 52 milioni per lo screening sanitario, per cominciare a dare un ruolo al servizio pubblico o sarà un altro regalo ai privati?

Riproponiamo che l’Ospedale San Giuliano diventi Polo Territoriale di Prevenzione e Cura per le malattie derivanti dall’inquinamento ambientale. È un primo passo per una riorganizzazione sistemica della rete ospedaliera e della medicina territoriale. In tanti , anche durante le recenti elezioni, hanno manifestato consenso sulla proposta . E ora?

E sulla fascia costiera è necessario attivare subito un servizio di 118 permanente e qualificato. Su questi punti continueremo ad insistere con tutte le istituzioni per ottenere primi risultati in questo territorio sofferente e martoriato.

Gerardo Vitale, segretario Cgil Giugliano

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