Ancora un rogo tossico. Ancora aria infestata da veleni sprigionati dall’ennesimo incendio appiccato nell’area nord. Nella notte in via San Francesco a Patria, tra Giugliano e Qualiano, nei pressi del campo rom, fiamme e fumi si sono sprigionati rendendo l’aria irrespirabile. Ad andare a fuoco, come sempre, cumuli e cumuli di rifiuti. Sono così scattate le segnalazioni su Facebook di utenti, residenti della zona e automobilisti che di passaggio non hanno potuto fare a meno di notare le alte fiamme e respirare veleno.

Immediata però è scattata la polemica politica. Il sindaco di Giugliano Antonio Poziello ha immediatamente precisato che quell’area è competenza del territorio di Qualiano e ha risposto a chi lo accusava di non aver rimosso quei rifiuti andati in fiamme e di essere dunque in parte responsabile. “M’infastidisce essere tirato in ballo ogni volta che i rifiuti davanti alla ex Costagliola vengono incendiati – tuona – Non possiamo rimuovere i rifiuti in un altro Comune. Non possiamo prevenire gli incendi in un territorio diverso dal nostro, sebbene confinante. Se nei Campi rom che insistono negli altri Comuni i rifiuti non vengono rimossi, quali ne siano i motivi e le colpe, è qualcosa a cui non possiamo porre rimedio. Possiamo solo dolercene e registrare che se in un posto si lasciano stazionare troppo a lungo i rifiuti, prima o poi vanno in fumo”.

Il primo cittadino di Qualiano si difende dalle accuse spiegando che la rimozione di quell’immondizia era già prevista. “Avevamo già inoltrato richiesta di assistenza qualche giorno fa alla polizia provinciale ed eravamo in attesa per programmare intervento”. De Luca risponde poi all’attacco fatto da Poziello. “Non credo che quello detto da Poziello sia un’accusa rivolta all’amministrazione di Qualiano, sarebbe ingrato da parte sua. Non ci sto a entrare in polemica, non mi appartiene” chiarisce. Solo qualche mese fa ci fu la stessa diatriba sempre contro l’amministrazione qualianese da parte però della consigliera Laura Poziello. Il sindaco De Luca però non ci sta e dice: “Molti consiglieri non conoscono realmente i confini geografici del territorio che li conoscono gli uffici tecnici. Evidentemente non li conosceva neppure la consigliera Poziello”.

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